iRobot, il creatore del robot aspirapolvere Roomba, dichiara fallimento

iRobot fallisce: l’azienda americana fondatrice di Roomba cambia proprietà dopo anni di crisi e concorrenza.

irobot fallimento

Per anni iRobot è stata sinonimo di robotica domestica, un nome capace di entrare nelle case di milioni di persone grazie a Roomba, il robot aspirapolvere che ha cambiato il modo di concepire le pulizie. Un’azienda simbolo dell’innovazione americana, nata nei laboratori del MIT e diventata un punto di riferimento globale in un settore allora quasi inesistente.

Oggi, però, quella storia di successo arriva a una svolta drastica. iRobot ha avviato la procedura di fallimento negli Stati Uniti, segnando uno dei capitoli più complessi della sua lunga traiettoria industriale. Una decisione che arriva dopo anni difficili, tra concorrenza sempre più aggressiva, ristrutturazioni interne e occasioni mancate che hanno progressivamente indebolito il gruppo.

Le cause del fallimento di iRobot

Il fallimento arriva a distanza di quasi due anni dal mancato accordo con Amazon, che nel 2022 aveva messo sul tavolo un’acquisizione da 1,4 miliardi di dollari. L’operazione si è però arenata di fronte alle perplessità delle autorità antitrust, in particolare in Europa, che temevano un impatto negativo sulla concorrenza.

Dopo l’abbandono dell’intesa, iRobot ha tentato di risollevarsi con un piano di ristrutturazione drastico, che ha incluso il taglio di oltre metà del personale e un cambio ai vertici, ma senza riuscire a invertire la rotta.

Negli ultimi anni, inoltre, l’azienda ha dovuto affrontare una competizione sempre più serrata, soprattutto da parte dei produttori cinesi, capaci di offrire dispositivi simili a prezzi più aggressivi. Un contesto reso ancora più complesso dall’aumento dei costi, dalle incertezze macroeconomiche e dall’impatto dei dazi sulla domanda.

Così, quella che era stata una pioniera della robotica domestica, con oltre 40 milioni di dispositivi venduti dal 1990 a oggi, si trova ora a chiudere un’epoca e ad aprirne un’altra, sotto una nuova proprietà e con un futuro ancora tutto da riscrivere.

iRobot rilevata da società cinesi: cosa succede a clienti e azionisti?

La società ha presentato istanza di fallimento secondo il Chapter 11 presso il tribunale del Delaware, una procedura che consente la riorganizzazione del debito e delle attività. Nell’ambito dell’accordo raggiunto, iRobot verrà acquisita dal suo principale fornitore e finanziatore, la cinese Shenzhen Picea Robotics, insieme a Santrum Hong Kong, che rileveranno il controllo totale dell’azienda. L’operazione porterà anche al ritiro del titolo dal Nasdaq e alla trasformazione di iRobot in una società privata.

Secondo quanto comunicato dall’amministratore delegato Gary Cohen, questa scelta rappresenta un passaggio necessario per garantire continuità operativa e stabilità finanziaria. L’azienda ha assicurato che le attività proseguiranno senza interruzioni per i clienti, ma per gli azionisti il quadro è molto più duro: se il piano verrà approvato, non è previsto alcun recupero dell’investimento, con una perdita totale del valore delle azioni.

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Cambiano le regole per il riscatto della laurea: pensione anticipata più difficile da raggiungere

Il riscatto della laurea cambia volto nella Manovra 2026: stessi costi, ma meno mesi utili per la pensione anticipata.

riscatto laurea 2026

Il riscatto della laurea consente di trasformare gli anni di studio universitario in contributi utili ai fini pensionistici. Finora, questi periodi hanno rappresentato un vantaggio concreto per chi puntava alla pensione anticipata basata sull’anzianità contributiva: con le nuove regole, però, questo beneficio viene progressivamente ridotto.

Tra le novità introdotte nella Manovra 2026, il Governo ha deciso di rivedere il valore contributivo degli anni universitari riscattati, senza però mettere in discussione le posizioni già maturate. La linea seguita è quella della gradualità e della tutela di chi ha già fatto affidamento sulle regole vigenti, evitando effetti retroattivi che avrebbero potuto generare incertezza e contenziosi.

Come cambia il valore del riscatto della laurea

Le nuove disposizioni guardano al futuro e riguardano soprattutto i lavoratori più giovani, chiamati a riconsiderare il ruolo del riscatto della laurea nella pianificazione previdenziale. Un cambiamento che non elimina lo strumento, ma ne ridimensiona l’impatto sull’anticipo della pensione.

A partire dal 2031, una parte dei contributi derivanti dal riscatto – in particolare quello relativo ai corsi di laurea triennali – non verrà più conteggiata integralmente per il raggiungimento dei requisiti necessari all’uscita anticipata dal lavoro.

La riduzione sarà graduale e aumenterà di anno in anno, fino a stabilizzarsi a regime. In concreto, sei mesi di contributi riscattati non saranno considerati utili nel 2031. La penalizzazione aumenterà poi negli anni successivi: 12 mesi nel 203218 mesi nel 203324 mesi nel 2034 e fino a 30 mesi nel 2035. In sostanza, pur avendo pagato il riscatto, una quota del periodo di studio non potrà più essere utilizzata per anticipare l’uscita dal lavoro.

È importante sottolineare che il costo del riscatto non subirà variazioni: chi decide di riscattare la laurea continuerà a versare gli importi previsti dalla normativa attuale. A cambiare è esclusivamente il “peso” di quei contributi nel calcolo dei requisiti per andare in pensione prima, non il loro effetto sull’assegno pensionistico finale.

Il riscatto della laurea varrà meno per tutti?

Uno degli aspetti più rilevanti della riforma riguarda l’assenza di retroattività: le nuove regole si applicheranno solo alle domande presentate dopo l’entrata in vigore della legge di Bilancio e ai requisiti che verranno maturati negli anni successivi. Chi ha già riscattato la laurea o è vicino alla pensione continuerà quindi a beneficiare delle norme precedenti.

Il contesto generale, però, mostra una tendenza più ampia verso l’inasprimento delle condizioni di accesso alla pensione anticipata. All’allungamento della finestra mobile per la decorrenza dell’assegno si somma l’adeguamento alla speranza di vita, che porterà nei prossimi anni a un aumento complessivo dei contributi necessari per lasciare il lavoro prima dell’età di vecchiaia.

Per i lavoratori più giovani, il riscatto della laurea resta uno strumento da valutare con attenzione. In futuro, il principale vantaggio sarà legato all’importo della pensione e non tanto alla possibilità di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro. Una scelta che richiederà maggiore consapevolezza e, probabilmente, il supporto di una pianificazione previdenziale più mirata.

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Anicorn x PlayStation: in arrivo l’orologio Limited Edition dedicato all’iconica PS1 (solo 300 pezzi)

Anicorn celebra i 30 anni della PlayStation 1 trasformando la storia del gaming in un orologio super esclusivo con tiratura limitata a 300 pezzi.

orologio playstation 1

La prima PlayStation non è stata solo una console, ma un vero spartiacque culturale che ha segnato un’intera generazione di videogiocatori. A 30 anni dal suo debutto, quell’estetica grigia, minimale e futuristica allo stesso tempo continua a esercitare un fascino potente, capace di andare oltre il mondo dei videogiochi e di trasformarsi in oggetti di culto.

È proprio da questa eredità che nasce il nuovo orologio Anicorn dedicato alla PlayStation 1: un accessorio pensato per i nostalgici, per i collezionisti e per chi cerca un oggetto esclusivo in grado di raccontare una storia. Non si tratta di un semplice gadget, ma di un omaggio raffinato che unisce design, meccanica e memoria videoludica.

Anicorn x PlayStation: un tributo alla PS1

L’orologio riprende in modo elegante e coerente i tratti distintivi della prima PlayStation, reinterpretandoli in chiave orologiera.

La cassa, realizzata in acciaio inossidabile 316L con una particolare forma ottagonale, ospita un quadrante da 42,8 mm che richiama immediatamente la colorazione iconica della console. Al posto dei numeri tradizionali compaiono i simboli che hanno fatto la storia del controller Sony: triangolo, cerchio, croce e quadrato, posizionati nei punti cardinali del quadrante.

Anche i dettagli raccontano una cura maniacale: la corona riporta l’incisione “power”, chiaro riferimento al pulsante di accensione della PS1, mentre i cinturini in gomma FKM a sgancio rapido sono decorati con una sequenza discreta dei simboli PlayStation.

Sotto il profilo tecnico, l’orologio monta un movimento meccanico Miyota 9039, con una riserva di carica di circa 42 ore, vetro zaffiro a protezione del quadrante e una resistenza all’acqua fino a 5 ATM, caratteristiche che lo rendono solido e affidabile anche nell’uso quotidiano.

Quando esce e quanto costa

La componente collezionistica è uno degli elementi chiave di questo progetto.

L’orologio PlayStation 1 Limited Edition sarà prodotto in una tiratura estremamente limitata di soli 300 esemplari, tutti numerati singolarmente: ogni pezzo sarà accompagnato da una confezione speciale che rafforza il legame con l’universo Sony, rendendo l’esperienza d’acquisto parte integrante del valore dell’oggetto.

Il lancio ufficiale è fissato per il 18 dicembre 2025, data in cui verranno svelati tutti i dettagli finali e aperto il pre-ordine, fissato per le ore “10:00 p.m. EST” del 18 dicembre (ossia le 4:00 del mattino del 19 dicembre in Italia).

Il prezzo è già noto: ben 768 dollari, una cifra importante ma coerente con la natura limitata, la qualità costruttiva e il forte valore simbolico dell’orologio: un tributo esclusivo alla PlayStation 1, pensato per chi vuole portare al polso un pezzo di storia del gaming.

Non solo PS1: in arrivo anche Anicorn Play Symbol

Accanto al modello meccanico da collezione, la nuova collezione Anicorn x PlayStation include anche due versioni decisamente più accessibili, pensate per chi vuole indossare ogni giorno l’estetica PlayStation senza affrontare cifre elevate. Si tratta degli Anicorn Play Symbol, orologi al quarzo proposti in due varianti: Dark Mode e Light Mode, entrambe caratterizzate da un design pulito e immediatamente riconoscibile.

I due modelli condividono una cassa rotonda, un cinturino in pelle nera e un quadrante dominato dal logo PlayStation e dai celebri simboli del controller. La differenza sta nella palette cromatica: la versione Dark Mode punta su una cassa e un quadrante neri, con logo bianco e simboli colorati, mentre la Light Mode sceglie una cassa argentata, quadrante bianco, logo nero e simboli in tonalità grigie.

Entrambi gli orologi saranno venduti in una custodia trasparente e arriveranno anch’essi sul mercato il 18 dicembre alle ore “10:00 p.m. EST” del 18 dicembre (ossia le 4:00 del mattino del 19 dicembre in Italia), al prezzo di 250 dollari.

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Manovra 2026: tassa fissa di 2€ su tutti i pacchi con valore fino a 150€

Il Governo sta valutando l'introduzione di una nuova tassa fissa di 2€ da applicare su tutti i pacchi, nazionali e internazionali, che hanno un valore inferiore a 150€.

tassa pacchi

La discussione sulla Manovra 2026 è entrata nel vivo e, tra le tante modifiche allo studio, spicca una misura destinata a far discutere consumatori e operatori dell’e-commerce. Il Governo, impegnato a definire le coperture economiche per il prossimo anno, sta valutando l’introduzione di un nuovo balzello legato alle spedizioni online: un contributo fisso di 2 euro per ogni pacco con valore fino a 150 euro. Una novità che interviene in un settore già molto sensibile, dove anche piccoli aumenti possono cambiare le abitudini d’acquisto.

Se da un lato la misura si inserisce in una più ampia revisione della politica fiscale, dall’altro rischia di avere un impatto diretto sulla quotidianità di milioni di utenti. Il provvedimento non riguarda la velocità di consegna o servizi premium, ma rappresenta un sovrapprezzo automatico su ogni ordine che rientra nella soglia indicata, indipendentemente dall’origine del pacco. Un intervento pensato per generare risorse aggiuntive, ma che potrebbe modificare la percezione di convenienza degli acquisti online.

La nuova tassa sui pacchi nazionali e internazionali

La proposta del Ministero dell’Economia prevede che ogni spedizione online sotto i 150 euro venga gravata da un contributo obbligatorio di 2 euro. Non si tratta di una tassa sulle importazioni né di una misura rivolta solo ai pacchi extra-UE: per evitare sovrapposizioni con le competenze europee in materia di dazi, il prelievo è stato esteso anche alle spedizioni nazionali. In altre parole, che il tuo ordine arrivi da un magazzino italiano o dall’estero, il costo aggiuntivo sarà lo stesso.

L’obiettivo è chiaro: creare nuove entrate per sostenere gli equilibri della Manovra. Il contributo, infatti, affianca il raddoppio della Tobin Tax, che aumenterà il prelievo sulle transazioni finanziarie. Pur non essendo la misura più pesante in termini assoluti, la tassa sui pacchi è quella destinata a farsi notare di più dai cittadini.

L’impatto della tassa sull’e-commerce

Questa tassa sulle spedizioni rischia di incidere sulle abitudini d’acquisto digitali: anche se l’importo è contenuto, la sua applicazione fissa su ogni ordine potrebbe scoraggiare gli acquisti frequenti o di piccolo valore.

Nel lungo periodo, infatti, un costo aggiuntivo ripetuto può alterare la percezione di convenienza dell’e-commerce e spingere gli utenti a concentrare più prodotti in un unico ordine o a ridurre complessivamente le spese online. Una misura nata per esigenze di bilancio, quindi, ma che potrebbe avere ripercussioni significative su uno dei settori più dinamici del mercato.

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Cashback Duracell 2025: ottieni fino a 4€ di rimborso in buoni spesa!

Acquistando 1 o 2 confezioni di batterie Duracell Optimum, puoi richiedere un cashback di 2€ o 4€ sotto forma di buono spesa.

cashback duracell 2025

È il momento perfetto per fare scorta di batterie grazie all’iniziativa “Cashback Duracell 2025“, attiva ancora fino al 31 dicembre: ricevi 2€ di rimborso in buoni spesa per ogni pacco di Duracell Optimum acquistato, fino a un massimo di 4€.

Ma vediamo nel dettaglio come funziona l’operazione di rimborso.

Come funziona il “Cashback Duracell 2025”

Per ciascun acquisto di Duracell Optimum otterrai 2€ di rimborso, quindi riceverai:

  • un buono spesa da 2€ se acquisti 1 confezione;
  • un buono spesa da 4€ se acquisti 2 confezioni.

Il buono spesa, che può essere stampato e utilizzato una volta sola, è spendibile in un’unica soluzione per importi uguali o superiori al valore facciale e presso il punto vendita fisico dell’insegna dedicata.

Requisiti di partecipazione

Per partecipare all’iniziativa, ti basterà acquistare 1 o 2 confezioni di batterie Duracell Optimum a scelta tra:

  • DURACELL OPTIMUM AA B4 (5000394137486);
  • DURACELL OPTIMUM AAA B4 (5000394137516);
  • DURACELL OPTIMUM AA B8 (5000394137684);
  • DURACELL OPTIMUM AAA B8 (5000394137714).

L’acquisto potrà essere effettuato presso i punti vendita fisici della G.D.O* in cui sono venduti i prodotti in promozione, locati sul territorio nazionale e nella Repubblica di San Marino.

*Con il termine Grande Distribuzione Organizzata (spesso abbreviata G.D.O.) si indica un sistema di vendita al dettaglio attraverso una rete di supermercati e di altre catene di intermediari di varia natura. Fanno parte di questa rete insegne come Lidl, Coop, Carrefour, Eurospin e tante altre.

Clicca qui per saperne di più.

Sono invece esclusi gli acquisti online e quelli effettuati all’interno dei discount, delle catene specializzate di elettronica e dei tabaccai.

Come richiedere il cashback Duracell

Dopodiché, entro 5 giorni dall’acquisto, con scontrino alla mano:

  1. Vai al sito dell’iniziativa

    Collegati sulla pagina web ufficiale e clicca su “Partecipa”.

  2. Compila il modulo

    Inserisci i dati richiesti, compresi quelli degli scontrini comprovanti l’acquisto e caricane una foto ben visibile e leggibile dell’intero documento.

  3. Conferma la richiesta

    Riceverai all’indirizzo e-mail con cui ti sei registrato, una e-mail contenente un link. Entro e non oltre il 31 dicembre 2025, cliccando sul link e conferma i dati.

  4. Ottieni il buono spesa

    Previa verifica, entro 30 giorni a partire dal termine dell’iniziativa promozionale, riceverai un buono spesa dell’importo che ti spetta all’indirizzo e-mail indicato durante procedura di registrazione.

Informazioni importanti

Il limite di partecipazione per singolo utente è fissato a uno: dunque potrai caricare un singolo scontrino nel corso dell’operazione promozionale e potrai ricevere un rimborso massimo erogato sotto forma buono spesa di 4€.

Prima di inviare la richiesta di rimborso, assicurati che tutti i dati inseriti siano corretti poiché non avrai modo di modificarli in seguito. In particolare, verifica che lo scontrino parlante riporti come data di acquisto un giorno compreso tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2025, e se l’operazione viene effettuata entro 5 giorni di calendario da tale data.

A richiesta correttamente effettuata, invece, suggeriamo di conservare lo scontrino e le confezioni dei prodotti acquistati finché non si è ricevuto il rimborso, poiché la Società promotrice dell’iniziativa può riservarsi la verifica diretta dell’acquisto svolto richiedendo l’originale del documento d’acquisto e delle confezioni.

Per finire, l’iniziativa non è cumulabile con altre e/o precedenti iniziative e/o manifestazioni a premio che promuovano l’acquisto degli stessi prodotti coinvolti. In tal caso non sarà possibile utilizzare il medesimo documento d’acquisto per più iniziative e/o manifestazioni a premio promosse dalla stessa Società promotrice.

Per maggiori informazioni, ti consigliamo di consultare il sito web ufficiale e il regolamento completo.

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