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Al via le richieste per il bonus 200 euro anche per chi ha la partita Iva!

A partire dalle 12 di oggi, lunedì 26 settembre, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti possono accedere al bonus di 200 euro previsto dal decreto Aiuti. Ecco chi può sollecitarlo e come.

bonus 200 partita iva

Al via le richieste per il bonus 200 euro anche per le partite Iva. A partire dalle 12 di oggi, lunedì 26 settembre, i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e i professionisti associati alle Casse di previdenza private possono richiedere sui siti dei propri Enti pensionistici l’indennità prevista dal decreto Aiuti.

I lavoratori dipendenti e i pensionati con reddito inferiore a 35.000 euro hanno già incassato l’incentivo in estate, mentre per le partite Iva il decreto attuativo ha subito dei ritardi. Ma finalmente il bonus 200 euro ora potrà arrivare anche ai liberi professionisti con partita Iva!

Inoltre, all’interno dell’ultimo decreto Aiuti ter approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri si stabilisce un bonus aggiuntivo di 150 euro per i liberi professionisti con reddito massimo pari a 20.000 euro percepito nel 2021. A tal proposito l’Adepp (Associazione delle Casse previdenziali private) ha comunicato che gli Enti “sono pronti ad aggiornare la procedura informatica allestita per la richiesta” del sussidio da 200 euro, “tenendo conto del doppio ‘tetto’ reddituale dei potenziali aventi diritto”.

Requisiti e modalità di richiesta del bonus 200 euro per chi è a partita iva

Per ottenere il sussidio, è necessario:

  • essere iscritti a una delle gestioni previdenziali Inps;
  • avere una partita Iva attiva entro il 18 maggio 2022;
  • avere percepito nel corso dell’anno 2021 un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.

Le domande vanno effettuate per via telematica secondo le disposizioni pubblicate dall’Inps e dalle casse previdenziali private.

Per gli avvocati, iscritti alla Cassa forense, è stata istituita una piattaforma ad hoc. 

Per tutti gli altri, servirà accedere all’area personale del sito dell’Inps, attraverso Pin, Spid o Cie. Una volta collegato, sarà sufficiente seguire le istruzioni fornite dal sito e includere la propria carta d’identità e il proprio codice fiscale. Chiaramente si e dovrà dimostrare che il proprio reddito del 2021 è stato inferiore alla soglia 35.000 euro

Cassa forense: istruzioni nel dettaglio

Indicazioni più dettagliate sono state fornite dalla Cassa forense, l’ente pensionistico degli avvocati.

Requisito per accedere all’indennità è l’aver effettuato, entro la data di entrata in vigore del Decreto (18/5 /2022), almeno un versamento, totale e parziale, per la contribuzione dovuta con competenza a decorrere dall’anno 2020.

Quanto alle domande, si ricorda che:

potranno essere presentate esclusivamente con procedura telematica, accedendo alla propria posizione personale sul sito, utilizzando codice meccanico e pin e allegando copia di un documento d’identità e del codice fiscale. Eventuali richieste in forma cartacea o, comunque, con modalità diverse saranno ritenute inammissibili.

Sono, invece, esclusi dal bonus:

  • gli iscritti alla Cassa già pensionati con decorrenza antecedente al 30 giugno (perché i bonus sono già stati liquidati in precedenza, sempre per i redditi dai 35.000 euro in giù);
  • i colleghi iscritti contemporaneamente ad una gestione previdenziale Inps (in questo caso la domanda andrà presentata presso quest’ultimo istituto).

La domanda si può inoltrare fino al 30 novembre 2022.

Per gli iscritti a Cassa forense, inoltre, la procedura dà la possibilità di ricevere con un’unica domanda non solo il bonus di 200 euro, ma anche l’ulteriore bonus di 150 euro previsto dal decreto Aiuti ter, laddove si abbia dichiarato un reddito non superiore ai 20.000 euro.



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