Alitalia: stop ai voli dal 15 ottobre, ecco come chiedere il rimborso o cambiare destinazione

Con l’arrivo della nuova compagnia aerea ITA, il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato Alitalia a rimuovere dalla vendita tutti i voli previsti dal 15 ottobre.

La nuova compagnia aerea di bandiera italiana si chiama ITA e da oggi 25 agosto è decollata ufficialmente con i primi voli nazionali. La compagnia prenderà il posto della vecchia Alitalia che, al contrario, smetterà di volare dal 15 ottobre.

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha infatti autorizzato Alitalia a togliere dalle vendite i biglietti dei voli programmati dal prossimo 15 ottobre. Il governo ha messo a disposizione un fondo di 100 milioni di euro per tutelare i viaggiatori che avevano acquistato biglietti di Alitalia e che avevano intenzione di viaggiare con la compagnia dopo il 15 ottobre.

Con il passaggio di testimone da Alitalia ad ITA i biglietti non verranno presi in carico dalla nuova compagnia, bensì saranno annullati.

ITA infatti ha un suo canale separato di vendita, e pur avendo preso il posto di Alitalia, non ne erediterà anche i biglietti dei clienti Alitalia.

Ecco quindi cosa fare in caso di biglietti Alitalia ormai non più utilizzabili:

  1. Il rimborso del volo

    L’opzione più semplice è quella del rimborso. Chi ha acquistato biglietti Alitalia per viaggi su qualsiasi destinazione dal 15 ottobre in poi, può richiedere il rimborso completo, per poi magari prenotare un nuovo viaggio con una differente compagnia aerea.

    Il numero da chiamare è quello del Call Center Alitalia:

    892010 (a pagamento) per chi chiama dall’Italia, e +39 06 65649 per chi chiama dall’estero («costo variabile in base al proprio piano tariffario per chiamate verso rete fissa»).


    Se non si è acquistato il biglietto da Alitalia, ma tramite siti terzi (ad esempio Skyscanner, Expedia, eDreams, ecc.) bisognerà rivolgersi al servizio clienti del sito. Lo stesso vale per acquisti fatti in agenzia viaggi.

  2. Il rerouting

    Si potrà richiedere il cambio gratuito di destinazione, ma sempre con voli entro il 14 ottobre compreso. Ad esempio, se si ha prenotato un aereo Alitalia da Roma a Verona, si potrà viaggiare verso Milano anziché verso Verona, integrando la differenza nel caso il secondo volo costi di più.

    Allo stesso modo, se il secondo volo costa di meno del volo originario, Alitalia non rimborserà la differenza.

  3. Il rebooking

    Se si ha acquistato un volo per una destinazione con data successiva al 14 ottobre, si potrà cambiare gratuitamente il volo per quella stessa destinazione scegliendo però una data precedente al 14 ottobre.

    Per questa opzione basta cambiare la prenotazione seguendo il link che è stato mandato per email a chi ha acquistato il biglietto.

Alitalia ha comunque disposto una pagina web che risponde ad ogni dubbio e che ti consigliamo di consultare, se hai un volo prenotato con Alitalia.

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Modifica alle accise dei carburanti: riduzione sulla benzina e aumento sul diesel!

Scatta oggi la modifica alle accise sui carburanti: ecco cosa cambia sul prezzo di benzina e diesel.

modifica accise carburanti

È ufficialmente in vigore la modifica alle accise sui carburanti prevista dal decreto interministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 del 14 maggio. A partire da oggi, è scattato un nuovo sistema di tassazione che comporta un aumento per il gasolio e una riduzione per la benzina. La misura rappresenta un passo concreto verso il riallineamento delle imposte richiesto dall’Unione Europea, con l’obiettivo di uniformare il trattamento fiscale delle diverse tipologie di carburante.

Nel dettaglio, la benzina beneficia di una riduzione dell’accisa pari a 1,5 centesimi al litro (15 euro ogni mille litri), portando il prelievo fiscale a 713,40 euro per mille litri. Al contrario, il diesel subisce un incremento della stessa entità, con l’aliquota che sale a 632,40 euro ogni mille litri. Sebbene l’intervento possa sembrare bilanciato sulla carta, le implicazioni per i consumatori sono diverse e suscitano reazioni contrastanti, soprattutto tra chi utilizza vetture alimentate a gasolio.

Prezzi alla pompa e impatti economici: cosa cambia da oggi

Le nuove aliquote fiscali stabiliscono che la benzina (la cosiddetta “super”) venga tassata con un’accisa di 713,40 euro ogni mille litri, in calo rispetto ai precedenti 728,40 euro. Al contrario, per il gasolio l’onere fiscale sale da 617,40 a 632,40 euro per mille litri. Il meccanismo, pensato per riequilibrare la tassazione tra i due carburanti, finisce per penalizzare gli utilizzatori di diesel, tradizionalmente più diffuso nei trasporti commerciali.

Secondo i dati riportati da Staffetta Quotidiana, sul fronte dei prezzi praticati alla pompa, le rilevazioni effettuate su circa 18mila impianti mostrano che la benzina in modalità self service ha superato nuovamente la soglia di 1,70 euro al litro. In media, il prezzo si attesta intorno a 1,702 euro, con lievi differenze tra le compagnie petrolifere (1,709 euro) e le cosiddette “pompe bianche” indipendenti (1,688 euro). Nonostante la riduzione dell’accisa sulla benzina, i rincari generali sembrano guidati da dinamiche di mercato che vanno oltre l’intervento fiscale.

Anche il diesel fa registrare un aumento, seppur più contenuto. Il costo medio del self service si attesta a 1,586 euro al litro, con punte di 1,593 euro presso i marchi più noti e valori leggermente inferiori (1,573 euro) presso i distributori indipendenti.

Sebbene gli effetti delle nuove accise non siano ancora del tutto visibili nei prezzi finali, è probabile che nei prossimi giorni l’impatto fiscale venga progressivamente trasferito ai consumatori.

Le reazioni alla modifica delle accise sui carburanti

Le associazioni dei consumatori hanno espresso posizioni divergenti sulla manovra. Il Codacons ha stimato che l’aumento dell’accisa sul gasolio, considerando anche l’IVA, comporterà un aggravio annuo di oltre 364 milioni di euro per le famiglie con veicoli diesel, con un rincaro di circa 0,915 euro a pieno. Al contrario, il risparmio per chi guida auto a benzina è calcolato in circa 374 milioni di euro annui.

L’Unione Nazionale Consumatori ha accolto positivamente l’equilibrio teorico della misura, ma ha sottolineato come l’effetto pratico penalizzi comunque una larga parte del parco auto nazionale, dove il 40,9% dei veicoli è alimentato a gasolio.

Assoutenti, invece, ha puntato il dito contro l’eccessivo peso della tassazione sui carburanti in Italia, che rende i prezzi alla pompa tra i più alti in Europa. Secondo l’associazione, oltre il 60% del costo della benzina è determinato da imposte, mentre per il diesel la quota si aggira attorno al 57%. L’organizzazione ha chiesto un intervento strutturale per abbassare la pressione fiscale e promuovere una maggiore trasparenza:

Al di là del riordino delle accise chiesto dall’Ue, riteniamo urgente aprire una riflessione a livello comunitario affinché si arrivi ad un sistema unico di tassazione sui carburanti, identico in tutta Europa, anche per evitare che l’Italia perda competitività rispetto a Paesi dove i carburanti costano sensibilmente meno e impattano meno su famiglie, industrie e imprese.

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In arrivo il nuovo set LEGO “The Simpsons: Krusty Burger”, un omaggio all’iconico fast food!

È ufficiale: LEGO ha presentato il nuovo set The Simpsons che riproduce con imperdibili dettagli il Krusty Burger, il famoso fast food amato da Homer.

lego simpsons krusty burger

Hai mai desiderato mangiare un Krusty Burger con Homer o sventare un piano di Telespalla Bob proprio nel cuore di Springfield? Ebbene, LEGO ha ufficializzato l’uscita del nuovo set Icons “The Simpsons: Krusty Burger”: ora puoi portare a casa tutta la follia e il divertimento del celebre fast food della serie animata!

Ricco di dettagli autentici e minifigure iconiche, questo set da collezione per adulti è perfetto per aggiungere un tocco di ironia e nostalgia al tuo spazio personale. Un vero e proprio must-have per i fan dell’iconica famiglia gialla.

Caratteristiche del set LEGO The Simpsons: Krusty Burger

Il nuovo set LEGO The Simpsons: Krusty Burger è un tributo imperdibile per tutti i fan della celebre serie animata: pensato per un pubblico adulto, questo modellino da 1.635 pezzi riproduce con straordinaria fedeltà il famoso fast food di Springfield, amato da Homer Simpson.

lego simpsons krusty burger

L’interno del Krusty Burger è un vero capolavoro di design. Sollevando il tetto, si accede a una ricca serie di ambienti dettagliati: una cucina completamente attrezzata con macchina per il gelato, friggitrice e dispenser di Buzz Cola; una zona pranzo con sette posti a sedere, una “stazione per condimenti”, una vasca di palline e il classico bancone con registratori di cassa e menu. Non manca nemmeno il bagno, completo di wc, lavandino, asciugamani elettrico e uno specchio rotto, per un tocco realistico e divertente.

lego simpsons krusty burger

Il set include dettagli iconici come l’insegna del Krusty Burger, la caratteristica auto clown di Homer e ben sette minifigure: Homer, Bart, Lisa, Krusty il Clown, Telespalla Bob, il ragazzo dalla voce stridula e l’agente Lou. Un’aggiunta perfetta per arricchire l’home office con un tocco di umorismo e nostalgia.

lego simpsons krusty burger

Con le sue dimensioni di 23 centimetri di altezza, 24 di larghezza e 20 di profondità, il Krusty Burger diventa un elemento decorativo che combina passione per i mattoncini e amore per I Simpson: che si tratti di un regalo per un fan o di un progetto personale, questo set promette ore di costruzione coinvolgente e un risultato da esporre con orgoglio.

lego simpsons krusty burger

Prezzo e disponibilità

Il nuovo set LEGO Icons “The Simpsons: Krusty Burger ” sarà disponibile in negozio e presso il LEGO Store a partire dal 4 giugno 2025. Tuttavia, i membri Insiders avranno la possibilità di preordinarlo già a partire dal 1° giugno 2025.

lego simpsons krusty burger

Il prezzo è di 199,99€. Un prezzo giusto, tenendo in conto l’alto livello dei dettagli riportati nel set e la quantità di minifigure.

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Constatazione amichevole (Cai) digitale: come cambia il modo di gestire gli incidenti stradali

In Italia il modulo della constatazione amichevole (Cai) diventa digitale e si potrà inviare direttamente da smartphone o computer. Si prospetta un eventuale abbassamento del costo dell'RC Auto.

constatazione amichevole digitale

La gestione dei piccoli incidenti stradali in Italia sta vivendo una trasformazione significativa: il classico modulo cartaceo della constatazione amichevole, noto come Cai, entra in una nuova fase con la sua versione digitale. Utilizzato ogni anno in oltre un milione e mezzo di casi, il Cai diventa ora accessibile anche tramite dispositivi elettronici, con l’obiettivo di semplificare e velocizzare il processo di segnalazione degli incidenti.

La nuova modalità online non manda in pensione del tutto il formato tradizionale, che resterà disponibile per chi preferisce o necessita ancora della carta. Tuttavia, la possibilità di compilare, firmare e inviare il modulo direttamente da smartphone, tablet o computer segna un deciso passo avanti verso una burocrazia più snella e una comunicazione più immediata con le compagnie assicurative.

Come funziona la constatazione amichevole digitale

Le assicurazioni dovranno offrire strumenti digitali per la compilazione del Cai entro aprile 2026. In concreto, questo significa che ogni compagnia metterà a disposizione dei propri clienti app o piattaforme web dedicate, tramite cui sarà possibile completare la procedura direttamente online, anche utilizzando sistemi di identificazione digitale come SPID o CIE per firmare il documento.

Per compilare correttamente la dichiarazione, l’utente dovrà inserire i dati dell’assicurazione, del veicolo e dei conducenti coinvolti, allegando eventualmente anche fotografie scattate al momento dell’incidente. L’obiettivo è ridurre gli errori e accelerare la segnalazione, eliminando passaggi manuali che possono rallentare il processo o causare imprecisioni.

Anche se alcune compagnie già offrono soluzioni digitali simili, il nuovo regolamento renderà obbligatorio per tutti l’adozione di questi strumenti: la digitalizzazione punta a rendere l’intero iter più rapido, sicuro ed efficiente, soprattutto nelle fasi iniziali della denuncia. E per chi non si sente ancora pronto a passare al digitale, sarà comunque possibile continuare a utilizzare il modulo cartaceo.

Vantaggi e prospettive future: l’RC Auto costerà meno?

Uno dei vantaggi più rilevanti del Cai digitale riguarda il contrasto alle frodi assicurative. Solo nel 2024, circa 1,5 milioni di italiani sono stati vittime di truffe nel settore. Ma anche le compagnie subiscono danni economici considerevoli, che si riflettono inevitabilmente sul costo delle polizze RC auto. La digitalizzazione consente un controllo più puntuale e automatizzato grazie alla raccolta immediata dei dati e all’uso di algoritmi di intelligenza artificiale capaci di riconoscere incongruenze e schemi sospetti.

In prospettiva, questo sistema potrà contribuire a rendere più sicure le operazioni per tutti, favorendo anche una possibile riduzione dei premi assicurativi, se i casi fraudolenti dovessero effettivamente diminuire. L’adozione di strumenti digitali, infatti, migliora la trasparenza e facilita l’analisi dei dati in tempo reale, offrendo così alle compagnie un vantaggio investigativo significativo.

C’è poi un altro aspetto non trascurabile: quello ambientale. Attualmente, vengono stampati ogni anno oltre sei milioni di fogli per i moduli Cai, considerando che ciascuno ne contiene quattro. Il passaggio al formato elettronico ridurrà drasticamente questo consumo, contribuendo a una gestione più sostenibile e responsabile delle risorse.

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Animali in aereo, cambiano le regole: cani e gatti più grandi accettati in cabina

Addio al limite di peso di 10Kg: da oggi l'Enac introduce criteri più flessibili che consentono di portare nella cabina dell'aereo gatti e cani di taglia media o superiore.

A partire da oggi, lunedì 12 maggio 2025, chi viaggia in aereo con il proprio cane o gatto potrà finalmente farlo con più serenità. Cambiano infatti le regole per il trasporto degli animali domestici sui voli di linea italiani: una nuova delibera dell’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, introduce criteri più flessibili, superando limiti considerati da molti troppo rigidi e spesso causa di stress per gli animali.

Fino a oggi, cani e gatti di taglia medio-grande erano costretti a viaggiare separati dai loro proprietari, relegati nella stiva dell’aereo. La nuova normativa vuole superare questa criticità, allineandosi con una visione più attenta al benessere animale e al legame tra esseri umani e animali da compagnia.

Nuove regole per portare gli animali in aereo

Viaggiare senza il proprio animale domestico può essere un’esperienza dolorosa per molti proprietari, costretti a separarsene durante le vacanze. Le limitazioni delle compagnie aeree spesso impediscono di portare con sé cani o gatti, soprattutto se di taglia media o grande, creando disagio e stress sia per l’animale che per il padrone.

Con questa nuova decisione, l’Enac rivede completamente i criteri per l’accesso degli animali in cabina. La principale novità è che non sarà più necessario rispettare un limite di peso estremamente contenuto (finora fissato tra gli 8 e i 10 chili) per portare il proprio amico a quattro zampe con sé durante il volo.

Sarà sufficiente utilizzare un trasportino adeguato, fissabile con sistemi di sicurezza, che possa essere collocato anche sopra i sedili, purché nel rispetto delle normative tecniche e della sicurezza generale. Il peso complessivo potrà essere superiore a quanto previsto finora, ma non dovrà superare quello corrispondente a un passeggero standard.

Il nuovo orientamento ha ricevuto ampio consenso da parte di diverse realtà istituzionali. In modo particolare, le associazioni animaliste, come l’Enpa, parlano di una conquista di civiltà e di buon senso, che va oltre la semplice questione logistica, sottolineando come questa misura rappresenti un riconoscimento concreto del valore affettivo che lega molte persone ai propri animali domestici.

Prospettive future e adattamento delle compagnie

La vera sfida ora è l’attuazione pratica da parte delle compagnie aeree. Ogni vettore, infatti, continuerà a stabilire in autonomia le condizioni per l’accesso degli animali in cabina: dai modelli di trasportino ammessi al numero massimo per volo, fino all’eventuale costo aggiuntivo legato alla presenza dell’animale.

Alcune compagnie, come ITA Airways, si erano già mosse nella direzione di una maggiore apertura, alzando il limite di peso consentito. Tuttavia, molte low-cost continuano a vietare l’accesso in cabina, ad eccezione dei cani guida. Sarà fondamentale che le compagnie si adattino in tempi brevi, soprattutto in vista del costante aumento degli animali domestici in Italia, che nel 2024 hanno superato quota 65 milioni.

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