Forti parole quelle di Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, che parla di «colossale truffa» riferendosi al sempre più crescente caro carburante, gas e luce.
Siamo probabilmente entrati già in una situazione di allarme, con un governo che ancora non agisce per contenere la situazione e il fermento dei camionisti (e di altre categorie di lavoratori) pronti allo sciopero.
Secondo quanto detto dal Ministro a Sky Tg24 Progress, quello che stiamo vivendo non è altro che un aumento dei prezzi ingiustificato, non esistendo motivazione tecnica di questi rialzi. «La crescita non è correlata alla realtà dei fatti, è una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi, una colossale truffa a spese dei cittadini e delle imprese», afferma senza indugio il politico, aggiungendo che «paghiamo errori storici per non aver diversificato la nostra dipendenza energetica» e attaccando una falsa spinta ambientalista che ha soltanto provocato il rallentamento dello sviluppo in questo settore.
Per tamponare il problema, risulta dunque «necessario stabilire il prezzo massimo oltre il quale gli operatori europei non possono andare. È fondamentale». Una tale manovra tuttavia potrebbe partire soltanto dagli organi europei, e non dallo stato italiano.
Secondo il Ministro bisognerà inoltre pensare a «diversificare e recuperare rapidamente il terreno perduto prendendo gas da altre regioni». E se il nucleare non è una strada percorribile in Italia a seguito del referendum del 2011 che bocciò questa risorsa, è invece importante «prendere l’occasione delle nuove tecnologie investendo ora in ricerca e sviluppo in modo almeno da preparare il futuro».