Nel testo riformulato della delega fiscale, tra gli emendamenti attesi al voto dal 14 giugno in commissione Finanze alla Camera è presente una grande novità: il cashback fiscale. In cosa consiste? Il rimborso del 19% dovrebbe essere immediato e arrivare direttamente sul conto corrente tramite “piattaforme telematiche diffuse”.
Non si dovrà quindi più attendere il momento della dichiarazione dei redditi per scaricare il 19% della spesa sostenuta per l’acquisto di medicine e visite mediche.
Infatti, ad oggi, per poter detrarre le spese sanitarie, queste vanno inserite nella dichiarazione dei redditi; solo in un secondo momento si riceve il rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La novità, proposta dai Cinque Stelle, è delineata all’interno dell’articolo 2, lettera c-bis dell’ultimo testo. Si prevede la «graduale trasformazione» di alcune detrazioni in «rimborsi erogati direttamente tramite piattaforme telematiche diffuse». Lo sconto fiscale deve riguardare «acquisti tracciabili di specifici beni e servizi» con «priorità alle spese di natura socio-sanitaria».
Sarà compito del medico o del farmacista coinvolti comunicare all’anagrafe tributaria la volontà del contribuente di usufruire del cashback fiscale.
Resta ancora da capire come il governo procederà nel disciplinare il passaggio dalla normativa precedente a quella prevista dalla delega. Il cambio, che richiederà uno sforzo organizzativo non indifferente all’amministrazione finanziaria, deve avvenire «senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica». E non è semplice.
Il Governo dovrà infatti prima lavorare al riordino delle riduzioni dei debiti d’imposta, per recuperare i fondi persi con i tagli generalizzati d’imposta.