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DHL: personale sfruttato e frode fiscale, sequestrati 20 milioni alla sede italiana

La procura di Milano ha aperto una procedura d’urgenza per reati fiscali nei confronti dell’azienda di logistica

Un sequestro di 20 milioni di euro, preventivo, ai danni della filiale italiana con sede a Milano: la decisione della procura milanese nei confronti di DHL, azienda leader tedesca della logistica, fa uscire allo scoperto una serie di scandali di carattere fiscale.

Di cosa è accusata DHL

Contratti di somministrazione illecita con fatture soggettivamente inesistenti; stipula di contratti di appalto fittizi; versamenti di IVA omessi; nessuna tutela per i lavoratori, costretti a passare da una cooperativa all’altra, pena la perdita del posto di lavoro; mancata neutralizzazione dei vantaggi economici (spesso cospicui) ottenuti dal committente, reale beneficiario della frode».

Secondo la Procura, DHL utilizzava manodopera assunta tramite l’intermediazione di 23 cooperative che si avvicendavano trasferendo i lavoratori dall’una all’altra, e che usavano questo espediente per evitare di versare l’IVA e per non versare i contributi ai lavoratori.

Il provvedimento della GDF

Il provvedimento eseguito dalla Guardia di Finanza di Milano che ha portato al sequestro di 20 milioni di euro rientra in un’indagine denominata Mantide avviata sia dalla Finanza, sia dall’Agenzia delle Entrate. Tra gli indagati anche l’ex presidente e attuale presidente di DHL, Fedele De Vita e Antonio Lombardo.

Fonte:
Corriere della Sera



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