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Fisco: tagli alle tasse su tredicesime, straordinari e premi per dipendenti con redditi bassi!

Il viceministro dell’economia Maurizio Leo conferma i tagli alle tasse di tredicesime, straordinari e premi di produzione per le "fasce deboli".

tagli riforma fisco

Buone notizie per i lavoratori dipendenti con redditi bassi: con la riforma del fisco, ci saranno tagli alle tasse su tredicesime, straordinari e premi. Lo conferma il viceministro dell’economia Maurizio Leo:

In aggiunta alle deduzioni per la formazione e ai fringe benefit, per i quali abbiamo elevato il tetto e lo stabilizzeremo, stiamo cercando di rendere strutturale il taglio del cuneo.

È infatti terminato l’esame della delega di riforma fiscale in commissione. La settimana prossima si voterà per dare mandato al relatore, in modo da inviare il testo in Aula.

Riforma del fisco: tagli alle tasse su tredicesime e straordinari

Questo di oggi è un passo avanti per riformare il sistema fiscale del nostro Paese e confido che anche nelle successive fasi in Parlamento ci sia la stessa collaborazione che ho notato oggi.

Maurizio Leo, viceministro dell’economia

Nello specifico la riforma prevede:

  • l’aumento del tetto di esenzione da 258 a 3mila euro, ma solo per i lavoratori con figli, sui fringe benefit;
  • portato da 4 a 7 il taglio complessivo sul cuneo per i redditi fino a 25mila euro e a 6 per quelli fino a 35mila;
  • detassazione di tredicesime, straordinari e premi di produzione per le “fasce deboli” con un’aliquota agevolata in sostituzione dell’Irpef.

È saltata invece la flat tax incrementale per i dipendenti, difficile da attuare, che è stata però sostituita con una detassazione dei premi di produttività grazie a un altro emendamento del renziano Luigi Marattin. A tal proposito, quest’ultimo ha commentato:

Incentivare fiscalmente chi si sforza di più e guadagna di più è sacrosanto, ma lo si deve fare all’interno di uno scambio tra salari e produttività, perché è questo quello di cui ha bisogno la nostra economia.

Per quanto riguarda gli autonomi, sarà prevista la possibilità di rateizzare gli acconti e i saldi dell’Irpef. Non solo: nel testo c’è anche una “progressiva ed eventuale” riduzione della ritenuta d’acconto: l’idea è quella di consentire la rateizzazione anche dell’acconto di fine anno, nei periodi successivi.



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