È un momento complesso per chi vuole comprare casa: i mutui sono sempre più cari e più difficili da ottenere. Dopo l’annuncio della Bce su un ulteriore rincaro dei tassi, questo è ciò che è trapelato da due differenti analisi svolte dalla Banca d’Italia.
La prima è l’aggiornamento del rapporto trimestrale sul mercato delle abitazioni, effettuata presso 1.465 agenzie di mediazione, da cui emerge che:
- la domanda di case è ancora alta;
- il 23,9% delle agenzie (cinque punti in più rispetto al primo trimestre 2022) segnala difficoltà da parte dei potenziali acquirenti a ottenere il mutuo.
Il secondo studio è contenuto nell’ultima pubblicazione di “Banche e moneta“, la quale mette in luce che:
- a giugno il tasso effettivo medio per le operazioni relative all’acquisto di abitazioni si è attestato al 2,37%, con un incremento di 10 centesimi rispetto al mese precedente;
- il credito al consumo ha raggiunto un tasso medio dell’8,34%, subendo un aumento di 9 centesimi.
Mutui tra tasso fisso e variabile
Parlando più specificatamente dei mutui, i finanziamenti a tasso fisso attualmente rappresentano poco più della metà del mercato, a fronte dell’oltre 90% registrato a inizio anno. Oggi infatti i mutui con tasso fisso sono offerti in media al 2,37%.
Quanto ai mutui con tasso variabile, questi hanno registrato un aumento in media di mezzo punto da inizio anno, attestandosi ancora attorno all’1,5%. L’aspetto critico di questa tipologia di mutui è che se il valore dell’Euribor (il parametro di riferimento che misura il costo del denaro nel breve periodo) salisse in poco tempo il costo del mutuo lieviterebbe. In sostanza, oggi è più conveniente il tasso variabile di quello fisso, ma il primo non dà certezze!
Resta il fatto che il mercato dei beni immobili sta registrando un incremento dei prezzi che, sommato al costo delle rate, elimina un ingente fetta di potenziali acquirenti.