Tantissimi utenti ci hanno segnalato diversi pagamenti non autorizzati sulle loro carte PostePay, in particolar modo addebiti dallo store di Google e Apple: ecco come comportarsi.
Scoppia il caso dei pagamenti non autorizzati sulle carte ricaricabili: diversi utenti ci hanno segnalato sul nostro gruppo Facebook numerosi addebiti di pochi euro, che in certi casi arrivano complessivamente anche a superare la tripla cifra.
Il caso riguarda in particolar modo le carte ricaricabili di PostePay, Standard ed Evolution, ma qualche utente ha segnalato addebiti anche su N26 e altre carte ricaricabili.
Ecco altre testimonianze di altri utenti:
Altri utenti invece hanno segnalato problemi anche con altre carte ricaricabili della banca o N26:
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Come difendersi dai pagamenti non autorizzati?
Bisogna innanzitutto bloccare la carta, segnalando gli avvenuti pagamenti non autorizzati: per quanto riguarda la PostePay, occorre chiamare all’apposito numero verde di Poste Italiane, 800.00.33.22, attivo 24 ore su 24.
Dopodiché, bisogna andare in una stazione dei Carabinieri o in un commissariato di Polizia per effettuare la relativa querela. Verrà aperto un fascicolo contro ignoti. Ai carabinieri basterà dimostrare che la somma sia transitata sulla carta elettronica senza una reale giustificazione del fatto.
Infine, bisogna avviare la procedura di rimborso sollecitando Poste Italiane. Come afferma La Legge per Tutti infatti:
È sempre la Cassazione ad attribuire la responsabilità alla banca per l’accesso abusivo al conto corrente o alla carta prepagata del cliente. L’istituto di credito è infatti tenuto ad adottare tutte le misure necessarie per evitare operazioni non autorizzate e truffe ai danni del correntista.
Occorrerà quindi presentare a Poste Italiane copia della querela e chiedere, con un’apposita diffida a cui allegare l’estratto conto, la restituzione del denaro.