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Secondo l’OCSE i giovani in Italia andranno in pensione a 71 anni

Sarà l'età media più alta d'Europa dietro solo alla Danimarca, afferma l'OCSE. E per gli autonomi, si prospetta una pensione più bassa del 30% rispetto ai dipendenti con stessa anzianità contributiva.

In pensione a 71 anni?

È una triste prospettiva quella che attende milioni di giovani italiani a partire dal 2040. Secondo l’OCSE infatti, l’Italia figura tra i 7 paesi che collegano l’età pensionabile prevista per legge alla speranza di vita. Tuttavia, l’età pensionabile attuale, pari a 61,8 anni, è sotto la media rispetto alla nostra prospettiva di vita e all’età pensionabile per legge, 67 anni. Un effetto distorto di alcune scelte politiche anti-Fornero, in particolare Quota 100, che ha permesso a migliaia di lavoratori e lavoratrici di andare in pensione con 5 anni di anticipo.

E proprio per Quota 100, la spesa pensionistica in Italia si colloca al secondo posto tra quelle dei paesi OCSE: nel 2019 è stata il 15,4% del PIL.

Nel 2050 il rapporto tra pensionati e lavoratori in Italia sarà altissimo

Secondo l’OCSE, lo scenario per l’Italia è ancora più preoccupante se si prende in esame la sostenibilità della spesa pensionistica in rapporto al numero di persone in età da lavoro che con i loro contributi finanziano le pensioni. 

Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico infatti, nel 2050 ci saranno 74 persone di età pari o superiore a 65 anni ogni 100 persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni, uno dei rapporti più alti dell’Ocse. L’unico modo di fronteggiare questo disequilibrio sarà quello di innalzare l’età pensionabile, che a partire dal 2040 potrebbe arrivare a 71 anni, seconda in Europa soltanto a quella prevista per la Danimarca.

Nel 2040 14 paesi in pensione con un’età sopra la media

Secondo l’OCSE, il regime introdotto in Italia nel 1995 che adegua le prestazioni pensionistiche all’aspettativa di vita e alla crescita, sarà pienamente efficace solo nel 2040, data in cui in Italia l’età di pensione arriverà a 71 anni.

Tra i paesi OCSE, soltanto la Danimarca avrà un’età più alta (pari a 74 anni), mentre l’Estonia pareggerà l’Italia (71 anni). A seguire Paesi Bassi (69), Finlandia e Portogallo (68), Regno Unito, Islanda, Israele, Stati Uniti, Germania, Australia, Belgio, Irlanda (67).

A rientrare nella media pari a 66 anni ci saranno Francia, Grecia e Danimarca, mentre Russia e Brasile andranno in pensione a 65 anni. Nel 2040 ancora bassa la prospettiva di età pensionabile per Cina e Sudafrica (60 anni) e India (58 anni), mentre in Arabia Saudita si andrà in pensione addirittura a 47 anni.

Reddito medio e pensioni sempre più basse rispetto a 20 anni fa

Secondo il rapporto dell’OCSE, il reddito medio per gli over-65 in Italia è simile a quello della popolazione totale, ma è inferiore del 12% rispetto alla media OCSE. Rispetto alla situazione in Italia di 20 anni fa inoltre, il reddito over-65 attuale è più basso del 15%.

Non ci sono buone notizie nemmeno per i lavoratori autonomi: le aliquote contributive delle Partite Iva sono il 30% inferiori rispetto a quelle dei colleghi dipendenti. Per questo motivo, i lavoratori autonomi in Italia potranno aspettarsi pensioni inferiori di circa un terzo rispetto a quelle dei dipendenti con stesso reddito imponibile.



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