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Squid Game: la criptovaluta “Squid” era una truffa e i creatori sono scappati con i soldi

Brutta sorpresa per chi, preso dalla serie, ha voluto investire sulla moneta virtuale Squid: bannati da Twitter, i creatori sono scappati con i soldi degli investitori.

Non mettere mai i propri soldi e i propri risparmi in prodotti di cui non si ha la piena conoscenza.

Questa dovrebbe essere la lezione da imparare come un mantra, e da applicare sempre, soprattutto se non si è sicuri di cosa si stia facendo.

Si saranno mangiati le mani gli investitori di tutto il mondo che, presi dalla foga e dalla passione per la serie Netflix sudcoreana che ha spopolato anche in Italia – non con poche polemiche – hanno investito parte dei risparmi nella moneta virtuale Squid. Peccato fosse poi una truffa totale.

Ma cosa è successo esattamente?

Per chi si fosse perso la notizia, ecco un riassunto delle puntate precedenti.

Lo scorso 20 ottobre, a seguito del grande successo di Squid Game, spuntava su Twitter l’account di una nuova criptovaluta, chiamata Squid. La moneta, oltre che per pura speculazione, sarebbe dovuta servire come token di accesso e moneta virtuale all’interno di un gioco online ispirato alla serie tv. Cresciuta in pochi giorni del 310.000% (si hai letto bene!) arrivando a valere 2861 dollari, con un valore totale della valuta sul mercato di 2,1 milioni di dollari, è stata pochi giorni dopo bannata da Twitter per attività sospette legate alla valuta.

Il documento in cui venivano gettate le basi della criptovaluta – il cosiddetto White Paper – era pieno di errori grammaticali e gli utenti faticavano a rivendere la valuta una volta acquistata.

Lunedì 1 novembre il valore della moneta virtuale è crollato a soli 0,003 dollari, di fatto mandando in rovina i capitali degli sfortunati (e avventati) investitori che si sono trovati tutto d’un colpo prosciugati.

Gli sviluppatori della moneta sono riusciti così nel loro intento di prendere oltre 2 milioni di dollari sfruttando l’onda del successo della serie e a fuggire con i soldi.

Quali buoni consigli per investire?

Innanzitutto, se non si è sicuri di ciò che si sta facendo, bisogna affidarsi a servizi affidabili e sicuri, che difficilmente consiglieranno di investire nelle criptovalute, che non sono altro che uno strumento di gioco d’azzardo.

A questo proposito abbiamo realizzato una guida a Moneyfarm, il servizio di investimenti in Italia più famoso, che come obbiettivo principale si pone innanzitutto quello della protezione del capitale. Non stiamo parlando di trading folle, come quello che può essere fatto sul mercato volatile delle criptovalute, ma di investimenti in titoli ETF dal rendimento sicuramente più basso, ma molto più sicuro.

Un’altra alternativa è quella offerta da Tinaba, il conto online gratuito che ti aiuta anche nella gestione dei tuoi primi risparmi investendoli in maniera sicura e prevendendo un piano di accumulo del capitale. Anche per questo conto, gestito in partnernship con l’italianissima Banca Profilo, abbiamo realizzato una guida. Inoltre, attivando un conto fino al 15 novembre, hai diritto ad un mese di cashback al 10% per qualsiasi tuo acquisto.



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