Secondo la bozza della Manovra 2024, secondo la bozza, l’Iva su assorbenti e prodotti per l’infanzia tornerà dal 5% al 10%. Ciò significa che tanto assorbenti, tamponi e coppette mestruali, così come latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, raddoppieranno l’Iva.Â
Lo ha confermato il premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa:
Non confermiamo il taglio dell’Iva.
Purtroppo il taglio dell’Iva è stato nella stragrande maggioranza dei casi assorbito da aumenti di prezzo e quindi non penso che valga la pena di rinnovare la misura.
La tampon tax aumenta di nuovo nel 2024
Fino a un anno fa gli assorbenti femminili erano considerati beni ordinari (come vino, sigarette e vestiti) e quindi soggetti all’Iva al 22%. Dopo un’importante battaglia condotta da molte associazioni e collettivii a tutela dei consumatori, finalmente il governo Draghi ha deciso di intervenire sulla cosiddetta “tampon tax”, abbassando l’Iva al 5%.
Ma ora si cambia nuovamente. La decisione è subito stata contestata dalle associazioni dei consumatori che accusano il Governo di rinunciare a un intervento sui prezzi di beni necessari per le donne.
A tal proposito si è espressa Silvia De Dea, una delle fondatrici di “Onde rosa”, collettivo che si è battuto a lungo per questa causa, raccogliendo in una petizione ben 800mila firme:
Ora si riavvolge il nastro indietro.
Dopo un anno, dopo che si era dato tanto spazio e attenzione al tema, si era investito molto in questa battaglia ci troviamo di nuovo a fare un passo indietro. Tra l’altro in un momento in cui non è problema solo simbolico perchè l’inflazione e i prezzi schizzano, e le donne vengono così penalizzate doppiamente.
Ricordiamo che in Italia ci sono circa 21 milioni di donne in età fertile, le quali ogni mese devono acquistare prodotti igienici (come assorbenti, tamponi e coppette mestruali). Si tratta di beni fondamentali di cui le donne hanno bisogno per almeno metà della loro vita e per cui ora saranno obbligate a spendere di più!