Spotify si prepara a un nuovo aumento del prezzo dei suoi abbonamenti. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la piattaforma di streaming musicale introdurrà nuove tariffe a partire da settembre in diversi mercati globali. L’obiettivo dichiarato è quello di finanziare lo sviluppo di nuove funzionalità e avvicinarsi alla soglia ambiziosa di un miliardo di utenti.
A spiegare la strategia è stato Alex Norstrom, co-presidente e responsabile delle attività commerciali della società, che ha sottolineato come questi adeguamenti siano ormai parte integrante del modello di crescita aziendale: “Noi di Spotify ci impegniamo a offrire un’esperienza personalizzata e di livello mondiale a ogni utente. Per continuare a innovare la nostra offerta di prodotti e funzionalità e offrire agli utenti la migliore esperienza possibile, aggiorniamo periodicamente i nostri prezzi”.
A quanto ammonta l’aumento del prezzo di Spotify Premium?
Dal mese di settembre, il costo dell’abbonamento Premium aumenterà di un euro in molte aree del mondo, tra cui Europa, America Latina, Medio Oriente, Africa e diverse zone dell’Asia. In particolare, in Italia si passerà dagli attuali 10,99 euro mensili a 11,99 euro. Non si tratta di un caso isolato: Spotify ha confermato che continuerà ad adottare variazioni di prezzo in maniera strategica, in base alle condizioni di mercato e alle esigenze aziendali. La dichiarazione di Norstrom chiarisce che questi adeguamenti sono uno strumento ormai stabile nella gestione del business.
Gli aumenti, tuttavia, non arriveranno da soli. Spotify prevede infatti di introdurre nuovi funzionalità e servizi nel tentativo di giustificare i rincari agli occhi degli utenti. Anche se non sono ancora stati forniti dettagli precisi su cosa comporteranno questi miglioramenti, l’azienda scommette sul fatto che i nuovi strumenti renderanno l’esperienza più completa e soddisfacente, mantenendo alta la competitività sul mercato.
Una strategia redditizia, ma attenzione al malcontento degli utenti!
Negli ultimi anni, Spotify ha cambiato marcia, passando da una fase di espansione degli utenti a una focalizzazione più marcata sulla redditività.
Dopo aver già introdotto rincari nel corso del 2023, Spotify continua dunque nel suo percorso di revisione dei prezzi, seguendo una tendenza comune nel settore dello streaming. L’aumento dei prezzi, unito a un attento contenimento dei costi, ha permesso all’azienda di chiudere in utile per la prima volta nel 2024. Un risultato accolto positivamente dagli investitori, che da tempo spingevano per una maggiore sostenibilità economica del modello di business.
Se da una parte le nuove entrate contribuiscono a migliorare i margini di profitto, dall’altra parte si rischia di generare malcontento tra gli abbonati, che si troveranno a pagare di più per usufruire dello stesso servizio, sebbene con promesse di nuove funzionalità in arrivo. Resta quindi da vedere se le novità promesse saranno all’altezza delle aspettative dei milioni di abbonati sparsi in tutto il mondo.
Come risparmiare sull’abbonamento a Spotify?
Se sei già abbonato a Spotify Premium o stai pensando di iscriverti, ti lasciamo due soluzioni semplici e legali per ridurre i costi mensili:
- Scegli un piano condiviso (in modo regolare), valutando il passaggio a un abbonamento Duo o Family, se hai la possibilità di condividerlo con un convivente o un familiare. In questo modo, il costo per utente può scendere fino a circa 3-4 euro al mese, rendendo l’abbonamento molto più conveniente.
- Se preferisci mantenere il piano Individual, risparmia usando Coosub*, una piattaforma affidabile che consente di accedere a servizi in abbonamento condivisi legalmente e a prezzo ridotto.
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