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Aumento sui prezzi dei carburanti: la media del servito sfiora i 2 euro!

Il 2023 inizia con rincari sui prezzi dei carburanti: gasolio e benzina a più di 1,8 euro a litro e il servito intorno ai 2 euro di media.

carburanti aumento prezzi

L’aumento dei prezzi dei carburanti preoccupa. Da questa mattina, con la fine dello sconto sulle accise, non si registrano variazioni sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi, ma gli effetti dei rialzi si riversano sulle medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa, che per il servito si aggirano intorno ai 2 euro al litro.

Questo è quanto emerge dai dati forniti dall’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed analizzati dalla “Staffetta quotidiana“, rilevati alle 8 di ieri mattina.

I prezzi dei carburanti sono in aumento: ecco i dati

Dall’analisi effettuata, risulta che la media della benzina in self service supera questa mattina quota 1,8 euro/litro, il gasolio vola verso 1,87 euro, mentre sul servito la benzina viene venduta a 1,95 euro/litro e supera i 2 euro per il gasolio (2,02 euro/litro).

Nello specifico, questi sono gli aumenti rilevati in media:

  • benzina self service a 1,803 euro/litro (+71 millesimi, compagnie 1,807, pompe bianche 1,791);
  • diesel a 1,865 euro/litro (+71, compagnie 1,868, pompe bianche 1,855). 

Quanto agli incrementi sul servito, si registrani i seguenti dati:

  • benzina servito a 1,951 euro/litro (+62, compagnie 1,986, pompe bianche 1,869);
  • diesel a 2,015 euro/litro (+62, compagnie 2,048, pompe bianche 1,931);
  • gpl servito a 0,791 euro/litro (+11, compagnie 0,801, pompe bianche 0,777);
  • metano servito a 2,394 euro/kg (+45, compagnie 2,394, pompe bianche 2,395);
  • gnl 2,443 euro/kg (+102, compagnie 2,483 euro/kg, pompe bianche 2,404 euro/kg).

Con questi dati poco allettanti di inizio anno, le polemiche sulla decisione di eliminare il taglio delle accise non hanno tardato a farsi sentire.

Rincari del tutto ingiusti, con i consumatori chiamati a pagare il conto della crisi economica in atto. La scelta del governo Meloni di non prorogare il taglio delle accise è sbagliata, perché gli aumenti dei listini alla pompa produrranno rincari a cascata per beni e servizi in tutti i settori.

Furio Truzzi, presidente di Assoutenti


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