Continua senza sosta la caduta del Bitcoin, che alla chiusura di ieri è scivolato al di sotto dei 30mila dollari. Solo nell’ultima settimana ha perso il 15% del suo valore, toccando i minimi da luglio 2021, quando la principale criptovaluta al mondo aveva raggiunto i 29.700 dollari.
Un caduta che non è stata registarta solo da bitcoin, tanto che, secondo gli analisti, negli ultimi quattro giorni il valore delle criptovalute ha visto cancellati quasi 300 miliardi di dollari. Infatti, da novembre 2021, mese in cui ha toccato il suo massimo, il mercato delle criptovalute è calato di oltre 1.600 miliardi di dollari.
Tra le cause di questo crollo si possono annoverare l’incertezza del futuro e l’aumento dei prezzi dovuti alla guerra in Ucraina. In particolare, il continuo aumento dell’inflazione sta spingendo le banche centrali ad alzare i tassi di interesse.
Il mercato delle criptovalute è fiorito quando le banche centrali hanno spinto i tassi di interesse ai minimi storici in virtù della crisi dettata dal coronavirus, spingendo i trader a caccia di asset capaci di fornire alti rendimenti.
Financial Times
Tutto ciò ha influito negativamente sulla volontà di investire nelle criptovalute.
In caduta non solo i bitcoin
Ma il bitcoin non è la sola criptovaluta ad aver subito forti arretramenti. Ethereum, per esempio, è sceso a circa 2.400 dollari. Ciò si traduce con un calo di oltre il 50% dal suo record di oltre 4.800 dollari raggiunto nel novembre dello scorso anno.
Solana, invece, è sceso a 71,90 dollari, perdendo nel corso dell’ultima settimana quasi il 18% del valore.
Nonostante i dati registrati non proprio positivi, c’è comunque chi decide di andare in controtendenza. Un esempio? Nayib Bukele, presidente di El Salvador, che ha dichiarato in un tweet che il proprio paese ha acquistato 500 bitcoin al prezzo medio di 30.744 dollari.