Bitcoin: tutto quello che c’è da sapere sulla moneta del momento

Cosa sono?
Nascono nel 2009 ed in questi anni, specialmente in questo ultimo periodo, ne avrete sentito sicuramente parlare. Si tratta in pratica di una moneta non fisica, intangibile, con la quale però si possono comprare oggetti reali.

In cosa si differenziano dalle comuni monete utilizzate in tutto il mondo?
La differenza più grande costituisce anche uno dei loro più grandi punti di forza, non esistendo in maniera concreta non ci sono organismi o banche che li controllano; questo può essere sia un bene che un male a seconda dei punti di vista. Altra caratteristica è il fatto di essere una moneta quasi anonima e con un livello di sicurezza negli scambi praticamente inattaccabile (capiremo il perché analizzando il suo funzionamento).

Da cosa è dato il valore di un Bitcoin in euro?
Essendo una vera e propria valuta, anche se virtuale, il suo valore – anche contro l’euro – è regolato dai movimenti della domanda e dell’offerta.

La logica dietro il valore di un Bitcoin in euro, è la stessa ad esempio che si trova nel chiedersi quanto vale una sterlina in euro: le valute hanno valore in relazione alle altre valute con cui vengono scambiate.
Per capire meglio potete fare riferimento allo schema seguente.

Bitcoin: tutto quello che c'è da sapere

Sono l’unica valuta virtuale?
I Bitcoin sono una delle tantissime valute virtuali in circolazione sulla rete, queste prendono il nome di criptovalute (a luglio 2017 se ne contavano 900). Tra le più diffuse e con un livello di capitalizzazione molto alto sicuramente c’è il Bitcoin, ma in grande ascesa sono Ethereum, Ripple e Litecoin.
Potete trovare qui (https://www.smithandcrown.com/markets/) l’andamento live delle principali criptocurrency.
Ad accomunare tutte queste criptovalute è la tecnologia che vi è al di sotto di esse, la Blockchain.

Come funzionano i Bitcoin?
Per capire il loro funzionamento bisogna comprendere come funziona la tecnologia che li governa, ovvero la Blockchain. Questa non è nient’altro che un grande database distribuito e decentralizzato che tiene traccia di tutto quello che accade (in questo caso di tutte le operazioni che si effettuano con i Bitcoin o qualsiasi altra criptovaluta).

Ogni criptovaluta ha una sua Blockchain (database), e ogni quantità di valuta posseduta da qualcuno è identificata attraverso una chiave alfanumerica.

Lo schema seguente illustra il meccanismo che si innesca durante l’operazione di scambio di criptovalute.

Bitcoin: tutto quello che c'è da sapere

Possiamo considerare la Blockchain come un insieme di blocchi, ed in ciascuno di questi vengono registrate un determinato numero di transazioni. Un blocco registra l’operazione soltanto nel momento in cui il 50% + 1 dei membri della Blockchain la approva, ma aggiungere un blocco è complesso e richiede circa 10 minuti.
Ogni blocco, dove vengono contenute le transazioni e le relative informazioni, ha un peso limitato di un solo Megabyte. Ciò significa che viene a crearsi una vera e propria fila di blocchi, in attesa di essere validati ed aggiunti alla Blockchain. Per smaltire questa fila c’è bisogno di potenza di calcolo, ed è qui che nascono i cosiddettiminers“, ovvero coloro che mettono a disposizione della rete Bitcoin server e computer che si impegnano nell’elaborare i blocchi ed aggiungerli alla Blockchain.
Per fare ciò, i “minatori” ricevono delle commissioni in Bitcoin in base alla quantità di operazioni che riescono ad eseguire.

Sono infiniti?
No, c’è un tetto massimo, ed è stato fissato a 21 milioni di Bitcoin in circolazione. Ogni anno si coniano nuovi Bitcoin che si utilizzano per compensare i miners, ma la quantità di nuova valuta creata ogni anno è automaticamente dimezzata nel tempo, finché l’emissione cessarà del tutto ad un totale di 21 milioni in essere. A quel punto, i minatori saranno probabilmente compensati soltanto da numerose piccole commissioni di transazione.

Quali saranno le evoluzioni?
Ci sono pareri contrastanti riguardo il futuro del Bitcoin, da un lato c’è chi è convinto che sia la moneta del futuro, dall’altro chi cerca di screditarla parlando di bolla di speculazione. Jamie Dimon, AD di JP Morgan in una recente intervista ha dichiarato: “Bitcoin è una truffa, una bolla che esploderà”.
Nonostante tutto ciò, ed un provvedimento del governo cinese che ne vieta l’uso nella propria nazione, il valore del Bitcoin continua la sua ascesa trionfale. Nel 2016 si auspicava un valore attorno ai 2000/3000 dollari per il 2018, ma pochi giorni fa ha superato la soglia dei 5000, registrando un un incremento superiore al 780% nell’ultimo anno (significa che se avessimo investito 100€ un anno fa adesso ne avremmo ben 780).
La cosa a cui stare attenti però è non confondere il Bitcoin con la tecnologia della Blockchain, infatti se la moneta potrà rivelarsi una bolla quello che è certo è che questo nuovo protocollo di registrazione dei dati reinventerà completamente il mondo della finanza.

Hard Fork, di cosa di tratta?
Vista l’esponenziale crescita delle transazioni di Bitcoin si è deciso di “sdoppiare” la catena del Bitcoin. Si son venute quindi a creare due Blockchain separate, i cui blocchi non possono comunicare tra loro.

Bitcoin: tutto quello che c'è da sapereChi possedeva moneta sulla prima catena possiede la stessa quantità di moneta anche sulla nuova, che ha un nome diverso (Bitcoin Cash), la somma del valore delle due monete è equivalente a quella originale. Si è praticamente creata una copia della catena originale di Bitcoin, soltanto che dal giorno dell’Hard Fork queste due catene saranno completamente indipendenti. Così facendo si dimezza il tempo di attesa per il processamento delle transazioni in quanto i miners possono operare contemporaneamente sulle due catene.
Il primo Hard Fork è già avvenuto andando a creare il Bitcoin Cash, un secondo è previsto per il 25 Ottobre 2017, in cui si andrà a creare il Bitcoin Gold.

Come comprare Bitcoin?
Per acquistare Bitcoin o altre criptocurrency, se non siete dei traders esperti, quello che vi consigliamo è di utilizzare dei portafogli virtuali che permettono anche l’acquisto, e non solo lo “store” di moneta. Tra i più famosi e utilizzati c’è Coinbase, per l’acquisto di Bitcoin, Etereum o Litecoin, e Kraken, il quale permette l’acquisto di molte più tipologie di monete oltre a quelle prima citate.

Autore: Giovanni Maggio

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Ryanair, da domani solo carte d’imbarco digitali: multa fino a 55€ per il check-in in aeroporto

Niente più fogli da stampare prima del volo! Dal 12 novembre Ryanair dice stop alle carte d’imbarco cartacee: da ora si vola solo con la versione digitale.

ryanair carta d'imbarco digitale

A partire da mercoledì 12 novembre, Ryanair introduce un cambiamento significativo nelle procedure d’imbarco: la compagnia low-cost eliminerà definitivamente le carte d’imbarco cartacee, passando a un sistema completamente digitale.

La misura, inizialmente prevista per il 3 novembre, è stata posticipata di alcuni giorni per consentire un passaggio graduale, ma da domani sarà effettiva su tutti i voli. Secondo Ryanair, questa scelta contribuirà a ridurre i costi operativi e l’impatto ambientale, con un risparmio stimato di oltre 300 tonnellate di carta ogni anno.

La compagnia irlandese sottolinea che il cambiamento risponde anche a una tendenza già consolidata tra i passeggeri: oltre l’80% dei viaggiatori, infatti, utilizza già da tempo la versione digitale della carta d’imbarco. Con questa iniziativa, Ryanair mira a rendere il processo di check-in e imbarco più rapido, sostenibile e in linea con le abitudini digitali della maggior parte dei clienti.

Addio alla carta d’imbarco cartacea sui voli Ryanair: cosa cambia per i passeggeri

Da mercoledì 12 novembre, i viaggiatori Ryanair dovranno effettuare obbligatoriamente il check-in online tramite il sito ufficiale o l’app mobile della compagnia, dove potranno visualizzare la propria carta d’imbarco digitale. Una volta arrivati ai controlli di sicurezza o al gate, basterà mostrare il codice digitale direttamente dallo smartphone insieme al documento d’identità. Il check-in è gratuito se completato entro il giorno precedente alla partenza e può essere effettuato fino a due ore prima del volo.

Chi invece si presenterà in aeroporto senza aver completato la procedura online dovrà pagare un supplemento per il check-in in aeroporto: 55 euro a persona, con alcune eccezioni (30 euro per i voli in partenza dalla Spagna e 40 euro da quelli in Austria). Un incentivo in più per familiarizzare con l’app Ryanair e risparmiare tempo – e denaro – prima del viaggio.

E se il telefono è scarico? Le alternative previste

Ryanair rassicura i passeggeri: in caso di smartphone scarico o smarrito, la carta d’imbarco risulterà comunque registrata nei sistemi della compagnia, permettendo al personale di verificare i dati e completare l’imbarco senza problemi.

Per chi non possiede uno smartphone o non desidera utilizzare l’app, rimane la possibilità di effettuare il check-in online tramite computer e presentarsi in aeroporto con i documenti necessari, senza incorrere in penali.

Ryanair conferma così di voler mantenere l’esperienza di viaggio accessibile a tutti, pur proseguendo nella sua strategia di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.

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Amazon contro la pirateria digitale: blocco delle app illegali sui dispositivi Fire TV

Amazon avvia il blocco delle app illegali anche in Italia sui dispositivi Fire TV: ecco cosa cambierà!

fire tv blocco app illegali

Amazon ha deciso di alzare il livello della lotta contro la pirateria digitale, avviando un piano di blocco mirato per le app illegali sui dispositivi Fire TV. Dopo una fase di test condotta in Germania e Francia, l’iniziativa approda anche in Italia e Spagna, segnando un passo importante nella strategia europea dell’azienda per rendere più sicuro e trasparente l’accesso ai contenuti digitali.

L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato, proteggere i diritti dei creatori e dei partner dell’intrattenimento, dall’altro garantire agli utenti un ecosistema privo di rischi legati a malware, virus o frodi. Amazon ribadisce che non intende penalizzare chi utilizza il sideloading per scopi legittimi di sviluppo, ma vuole invece colpire chi sfrutta questa funzione per accedere illegalmente a film, serie TV e contenuti protetti da copyright.

Bloccheremo le app identificate come strumenti di accesso a contenuti pirata, incluse quelle scaricate da fonti esterne. Questo rafforza il nostro impegno nel sostenere i creatori e proteggere i clienti, poiché la pirateria può anche esporre gli utenti a malware, virus e frodi

Il blocco riguarderà soltanto un numero limitato di applicazioni già identificate come strumenti di accesso a contenuti pirata; gli utenti coinvolti riceveranno una notifica prima della rimozione, così da poter sostituire le app incriminate con alternative legali. Per la maggior parte dei possessori di Fire TV, invece, l’esperienza d’uso resterà invariata, continuando a includere le principali piattaforme di streaming, anche gratuite e sportive.

Sicurezza e trasparenza per l’ecosistema Fire TV: via al blocco delle app illegali

Con questa mossa, Amazon intende rafforzare la fiducia nel proprio ecosistema, ricordando che Fire TV è stato concepito “per l’intrattenimento, non per la pirateria”. L’azienda spiega che il nuovo sistema di controllo nasce da una collaborazione con la Alliance for Creativity and Entertainment (ACE), la principale coalizione globale contro la pirateria. L’accordo permetterà di segnalare in tempo reale le app sospette, velocizzandone la rimozione e limitando la diffusione di software illegali.

Secondo Amazon, la pirateria non è solo una violazione del diritto d’autore, ma un pericolo concreto per gli utenti stessi: le app pirata, infatti, possono contenere virus o codice dannoso. Per questo motivo, l’azienda ha scelto un approccio mirato e graduale, che non altera il sistema operativo Fire OS ma ne potenzia la sicurezza. In tal modo, i clienti continueranno a godere della piena compatibilità con Android e della libertà di installare app da fonti affidabili, mantenendo però una barriera efficace contro i rischi digitali.

Il sideloading rimane, ma con regole più chiare

Amazon ha voluto chiarire fin da subito che non si tratta di una limitazione al sideloading, la pratica che consente di installare app da fonti esterne all’Appstore. Tale funzione resta disponibile e supportata, ma verrà controllata attraverso un sistema di autenticazione integrato nel software Vega, in modo da garantire che venga utilizzata solo per lo sviluppo e il test delle applicazioni. L’obiettivo è evitare che l’apertura del sistema operativo venga sfruttata in modo improprio per la diffusione di contenuti pirata.

La società ricorda che la maggior parte degli sviluppatori e degli utenti rispetta già le regole d’uso, ma che un numero crescente di app illegali rischia di compromettere l’integrità dell’intero ecosistema. Per questo Amazon sta rafforzando la collaborazione con ACE e con le autorità di settore, adottando un modello di segnalazione “trusted notifier”, che consente di individuare e bloccare tempestivamente i contenuti illeciti.

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Pagare tasse e multe a rate sull’App IO? Ora si può, grazie all’accordo tra pagoPA e Klarna

Grazie alla collaborazione tra pagoPa e Klarna ora si possono pagare multe, bolli e tasse a rate direttamente sull'App IO.

klarna app io

PagoPA e Klarna hanno annunciato una collaborazione che permette di utilizzare il metodo Buy Now Pay Later (BNPL) per i versamenti verso la Pubblica Amministrazione.

Nello specifico, il nuovo aggiornamento dell’App IO, la piattaforma ufficiale per l’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, ha introdotto Klarna tra i metodi di pagamento disponibili per gli avvisi pagoPA. In tal modo, da ora è possibile pagare bollo auto, multe, tasse scolastiche, ticket sanitari e altri servizi pubblici a rate, attraverso lo stesso sistema già familiare a milioni di consumatori per gli acquisti online.

A favorire l’integrazione tra i due sistemi è stato Worldpay, partner tecnologico dell’operazione. Il comunicato ufficiale parla di una “sinergia tra pubblico e privato” volta a valorizzare le potenzialità del fintech al servizio dei cittadini.

Il Buy Now Pay Later entra nella Pubblica Amministrazione

Il modello Buy Now Pay Later, noto come “Compra ora, paga dopo”, è diventato negli ultimi anni una delle modalità di pagamento più apprezzate dai consumatori digitali. Diffusosi in modo capillare durante la pandemia, oggi rappresenta un’abitudine consolidata per milioni di italiani. Con questa integrazione, Klarna estende la propria presenza anche in un ambito finora inedito: quello dei versamenti alla Pubblica Amministrazione, un settore dove la flessibilità dei pagamenti può fare davvero la differenza nella gestione quotidiana delle spese familiari.

Per Klarna si tratta di un’evoluzione naturale, come sottolinea ancora Traldi: “Dove c’è un’esperienza da rendere più smart, Klarna c’è. E oggi siamo orgogliosi di farlo anche in un ambito così cruciale per la vita quotidiana di milioni di italiani.” L’iniziativa, sostenuta tecnicamente da Worldpay, si inserisce inoltre in un piano di espansione strategica più ampio: Klarna diventerà infatti una opzione di pagamento predefinita per gli esercenti di Worldpay, consolidando la sua posizione nel mercato europeo dei pagamenti digitali.

Come funzionano i pagamenti a rate con Klarna sull’App IO

Grazie all’integrazione, Klarna è ora selezionabile tra i metodi di pagamento dell’App IO per gli avvisi pagoPA, offrendo due diverse modalità di rateizzazione.

La prima prevede il pagamento in tre rate senza interessi, la formula più nota e già ampiamente utilizzata negli acquisti online. La seconda, pensata per importi più elevati, consentirà invece di finanziare la spesa da sei a dodici mesi, con condizioni considerate vantaggiose per gli utenti, anche se non sono ancora state specificate soglie minime o limiti di importo.

Per utilizzare questo nuovo metodo di pagamento, ti basta aprire un avviso pagoPA, cliccare sul badge rosa e selezionare il pagamento con Klarna. Scegli quindi in quante rate vuoi effettuare il pagamento, premi sul pulsante “Continua” e poi su “Paga”. In tal modo, dividi il costo nel tempo, in modo sicuro: i pagamenti rimanenti verranno effettuati nella Klarna app o su Klarna.com.

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A ruba il pandoro Bauli con sorpresa THUN, rivenduta su eBay a 32€!

Tutti pazzi per il pandoro Bauli con sorpresa THUN, difficilissimo da trovare: c'è già chi rivende l'angioletto su eBay!

bauli pandoro thun

Il Natale non è ancora arrivato, ma il pandoro Bauli con sorpresa THUN ha già conquistato tutti, al punto da diventare quasi introvabile sugli scaffali.

Soffice, dorato e profumatissimo, il classico pandoro Bauli è da sempre un simbolo delle feste italiane, ma quest’anno c’è un motivo in più per cercarlo: all’interno della confezione si nasconde un dolcissimo angioletto THUN da appendere all’albero di Natale, che stringe tra le braccia un mini pandoro Bauli. Un piccolo omaggio che ha fatto impazzire i collezionisti e gli amanti del Natale, trasformando questo dolce tradizionale in un vero e proprio oggetto del desiderio.

Nonostante manchi ancora un mese a dicembre, le confezioni con la sorpresa THUN stanno andando a ruba ovunque: i punti vendita vengono presi d’assalto e chi riesce a trovarne uno si affretta ad aggiungerlo al carrello prima che sparisca di nuovo. E già cominciano a vedersi i primi annunci su eBay che mettono in vendita l’ambita sorpresa THUN!

Sorpresa THUN del pandoro Bauli rivenduta su eBay

la dolce iniziativa natalizia si è trasformata in una vera e propria mania da collezionisti. Su eBay sono già comparsi i primi annunci dedicati al tenero angioletto che abbraccia il mini pandoro, con tre venditori pronti a separarsene, ma non certo a prezzo di favore. Il più “economico” lo propone a 25 euro, mentre altri hanno alzato la posta chiedendo fino a 32 euro, a cui si aggiungono anche le spese di spedizione.

Un piccolo oggetto che, nel giro di pochi giorni, è passato dall’essere una sorpresa gratuita all’interno di un dolce natalizio a diventare un pezzo da collezione ambito e rivenduto online. Un segno evidente di quanto il connubio tra Bauli e THUN abbia conquistato il cuore (e le vetrine) degli italiani, trasformando un semplice pandoro in un autentico fenomeno delle feste.

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