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Bonus carburante ufficiale, destinato solo alle famiglie meno abbienti: ecco come funziona!

Il Governo ha approvato il micro bonus contro il caro carburante, pensato solamente per la fascia di popolazione con un Isee inferiore a 15mila euro. Ma c'è chi non è d'accordo!

bonus carburante

Il Governo ha approvato un decreto-legge che introduce una serie di misure, tra le quali un micro bonus contro il caro carburante, pensata solamente per la fascia di popolazione meno abbiente.

Erano trapelate notizie già due settimane fa, ma adesso è ufficiale: non si tratta di un taglio lineare e valido per tutti.

Il Governo ha stanziato ben 100 milioni di euro per questa misura, ma scopriamo nel dettaglio come funziona.

Chi può richiedere il bonus carburante e come funziona

Il Bonus carburante è dedicato esclusivamente a chi registra un Isee inferiore a 15mila euro annui. L’importo dell’incentivo sarà caricato direttamente sulla social card “Dedicata a te”, l’aiuto statale lanciato a luglio dedicato alle famiglie a basso reddito per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

Al momento ancora non è stato deciso l’importo ufficiale del bonus: entro 30 giorni arriverà un apposito decreto legge in cui sarà specificato l’ammontare dell’incentivo per ogni singolo nucleo familiare.

Entro trenta giorni dall’entrata in vigore della presente disposizione, con decreto del Ministro delle Imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, sono stabiliti: l’ammontare del beneficio aggiuntivo per singolo nucleo familiare; le modalità e le condizioni di accreditamento delle imprese autorizzate alla vendita di carburanti che aderiscono a piani di contenimento dei costi del prezzo alla pompa.

Di Vincenzo: “L’emergenza economica è nazionale, il Governo avrebbe dovuto tagliare le accise!”

Il micro bonus carburante è stato ufficializzato solo ieri e già iniziano le prime reazioni e polemiche riguardo la decisione di coinvolgere solo una piccola parte di popolazione tra i beneficiari dell’aiuto statale.

In particolare, Roberto Di Vincenzo, Presidente Fegica (sindacato dei benzinai), afferma:

Il bonus benzina, che di per sé stesso appare essere meno di una mancia anche per i meno abbienti, sarà per lo più inaccessibile ai lavoratori a reddito fisso ed ai pensionati sopra al minimo, finendo in buona parte per essere incassato da ricchi proprietari di auto di lusso che sanno bene come nascondere al fisco sé stessi ed il proprio ISEE. Quel che è peggio è che il provvedimento non avrà alcun effetto calmierante sui prezzi dei carburanti, esattamente come è già avvenuto con il cartello dei prezzi medi, riconosciuto da tutti come un flop.

In sostanza, non si tratta di intervenire a sostegno del povero o del ricco: l’emergenza economica è nazionale e necessita di un intervento del Governo diretto sul prezzo, ossia sulle accise. Secondo Di Vincenzo, infatti, si sarebbe potuto utilizzare il maggiore gettito non previsto di Iva per tagliare di 1,5 cent/l le accise fino alla fine dell’anno.



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