Sono stati i partiti Lega, Movimento 5 Stelle e Forza Italia a presentare tre emendamenti identici al Decreto Energia con l’obiettivo di introdurre un ulteriore aiuto: un bonus gomme di 200€.
La misura punta indubbiamente a contenere l’impatto economico dell’aumento del prezzo del carburante e dell’energia che grava sui portafogli dei cittadini. Ma non è l’unico obiettivo. Attraverso il bonus gomme si punta, infatti, anche ad incentivare l’acquisto di pneumatici di classe A o B e ridurre così le emissioni di CO2 (grazie alla minore resistenza al rotolamento) ed accrescere il livello di sicurezza.
Questo emendamento si rivolge ai nuovi pneumatici di Classe C1 destinati ai veicoli appartenenti alla categoria M1 (trasporto fino a otto passeggeri, oltre al conducente). La classe dello pneumatico, inoltre, deve essere A o B sia in relazione alla resistenza al rotolamento, sia in relazione all’aderenza sul bagnato.
Bonus gomme: come funziona?
Il bonus gomme sarebbe finanziato da un Fondo con una dotazione di 20 milioni di euro.
Se la proposta fosse approvata, verrebbero concessi fino ad esaurimento fondi dei buoni del valore di 200€ per l’acquisto e il montaggio di quattro pneumatici di classe A o B. Potrebbero quindi beneficiarne 100mila automobilisti.
Acquistando quattro pneumatici di classe A o B, dunque, il gommista potrà richiedere entro 120 giorni dalla data di emissione della fattura o dello scontrino, il rimborso del valore del buono utilizzato dal cliente.
Così come altri bonus, non sarebbero cedibili e si potrebbero spendere entro e non oltre il 31 dicembre 2022.
Se sei in dubbio sulla classe energetica delle tue gomme o di quelle che vorresti comprare, ricordati che devi controllare l’etichetta, che è obbligatoria dal 2012 ed è fornita di un QR code. Inquadrandolo, puoi avere tutti i dettagli sul prodotto!
Per saperne di più leggi il Regolamento UE 2020/740 sulla modalità di etichettatura degli pneumatici.