Dal 1° gennaio 2024 il canone Rai subirà un taglio e peserà meno nelle bollette della luce degli italiani. Questa la decisione annunciata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante la presentazione della Manovra di bilancio.
Cos’è esattamente il canone Rai?
Il canone Rai è una tassa introdotta nel 1938 per il possesso di un televisore dovuta anche dai residenti all’estero, se nell’abitazione italiana ne hanno uno.
Ad oggi l’ammontare è pari a 90 euro l’anno addebitati sulla fattura del servizio elettrico in 10 rate (da gennaio a ottobre) da 9 euro ciascuna non dovuti alla Rai e allo Stato. Dal 2016, a seguito della riforma Renzi, c’è infatti la cosiddetta presunzione di possesso, si dà cioè per scontato che chi utilizza l’energia elettrica abbia in casa anche uno o più televisori (ma la tassa da pagare è comunque una sola). Diversamente, bisogna segnalarlo attraverso un’autocertificazione apposita.
Solo in alcuni rari casi si è esonerati da tale pagamento, ovvero quando l’intestatario dell’utenza elettrica:
- non possiede un televisore, definito come un dispositivo che può ricevere il segnale radiotelevisivo;
- ha più di 75 anni e un reddito annuale inferiore a 8mila euro.
- è un agente diplomatico, un funzionario consolare, un impiegato di organizzazioni internazionali;
- è un militare di cittadinanza non italiana o appartenente alle forze NATO di stanza in Italia.
A quanto ammonta il taglio della tassa?
La riduzione del canone TV per il 2024 comporterà una spesa in bolletta di 70 euro all’anno, pari a 20 euro in meno rispetto a quanto si paga attualmente.
Una decisione che comunque non soddisfa né italiani né associazioni a tutela dei consumatori, soprattutto dal momento che da anni la Commissione Europea intima all’Italia lo scorporo del canone Rai dalla bolletta elettrica, in quanto definito “onere improprio“. Lo stesso Codacons, ad esempio, da tempo preme per l’abolizione di quella che ha definito come la “tassa più odiata degli italiani”.