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Impennata prezzi auto:+44,4% in 10 anni per le nuove e +30% in 3 mesi per le usate!

Federcarrozzieri e Assoutenti denunciano il forte rincaro di prezzi di listino sia delle auto nuove che usate: tra i problemi, l'insufficiente liquidazione dei danni da parte delle compagnie di assicurazioni.

prezzi auto

Secondo quanto affermato da Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, il mercato delle auto usate in Italia è “letteralmente impazzito”: i listini hanno subito una forte impennata!

Dalla crisi dei microchip a quella dei semiconduttori, che si sommano ai problemi logistici legati alla carenza di bisarche e di autotrasportatori. Tutto ciò ha comportato non solo il boom dei listini (il prezzo medio attuale di una autovettura ad oggi è pari a 26.000 euro), ma hanno anche allungato a dismisura i tempi di consegna delle auto nuove, al punto che oggi l’attesa supera spesso i 12 mesi.

Dunque, chi ha necessità di acquistare una vettura o di cambiare quella che già possiede, si trova costretto a rivolgersi al mercato dell’usato dove i prezzi sono “schizzati alle stelle”, proprio in ragione della maggiore domanda. Si parla infatti di 372.696 trasferimenti di proprietà solo a gennaio, +7,8% su base annua.

Nel 2022 i prezzi delle auto di seconda mano hanno subito un rincaro medio del 24%, fenomeno che prosegue anche nel 2023, al punto che nei primi 3 mesi dell’anno l’aumento dei listini si aggira attorno al +30%.

Federcarrozzieri

I rischi per automobilisti e consumatori

In questa situazione di forte rincaro che si è andata creando nell’ultimo periodo, automobilisti e consumatori sono i primi a risentirne.

Oltre a dover far fronte a prezzi di acquisto superiori rispetto al passato, in caso di sinistro, si va incontro a un’insufficiente liquidazione dei danni da parte delle compagnie di assicurazioni, come spiega Federcarrozzieri:

Le compagnie – in caso di incidente stradale, furto, atti vandalici e in generale di eventi coperti da polizza assicurativa – per la quantificazione degli indennizzi da riconoscere agli assicurati, fanno sistematicamente ricorso ai parametri indicati nei database Eurotax e Quattroruote Professional, i quali assegnano un valore all’automobile a seconda del modello, dell’anno di immatricolazione, dei km percorsi, ecc.
Tali parametri, tuttavia, forniscono valori ben inferiori rispetto al reale valore commerciale di mercato delle auto rilevato ad esempio dai sistemi Autoscout Autouncle, le più grandi piattaforme online in Europa per il mercato automotive.

Un problema, quest’ultimo, denunciato anche da Sonia Monteleone, responsabile settore assicurativo di Movimento ConsumatoriStefano Mannacio di Assoutenti.

Il rischio è che gli automobilisti che acquistano una vettura usata, pagandola oggi a prezzi elevatissimi, in caso di incidente verranno quindi liquidati con risarcimenti inferiori, sia rispetto al reale valore di mercato del mezzo, sia per l’applicazione di coefficienti di degrado ingiustamente penalizzanti.

In sostanza, in caso di sinistro, questa situazione rischia di modificare sensibilmente le scelte economiche dei consumatori che, presa coscienza dell’antieconomicità della eventuale riparazione, saranno indotti ad optare per la rottamazione di un auto che invece era legittimamente riparabile.

Assoutenti: rincaro del +44,4% in 10 anni per acquistare un’auto nuova

Assoutenti ha realizzato uno studio mettendo a confronto i listini praticati dalle case automobilistiche. Nel 2013 per acquistare un’autovettura nuova si spendevano in media in Italia 18.000 euro, cifra salita oggi a 26.000 euro con un aumento del +44,4% in appena 10 anni. Secondo gli ultimi dati Istat, a marzo i prezzi delle auto nuove sono saliti del +6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Alla base di tali rincari sia l’avvento delle auto elettriche sul mercato, i cui costi elevati hanno alzato la media, sia la crisi delle materie prime, dai microchip alla componentistica, materiali sempre più rari e costosi che hanno determinato uno tsunami nel settore alterando i listini al pubblico.

Se da un lato si spingono gli italiani a rinnovare il parco auto optando per vetture meno inquinanti, dall’altro acquistare una nuova vettura è sempre più proibitivo, a causa di prezzi in costante crescita e di tempi di attesa infiniti che scoraggiano gli utenti.
La crisi delle materie prime ha avuto ripercussioni enormi sul settore, ma i costi di tale situazione sono stati scaricati sui consumatori finali i quali, ancora una volta, si ritrovano a pagare il prezzo di una crisi globale

Furio Truzzi, presidente di Assoutenti


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