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L’AGCM multa 6 società energetiche per aver aumentato in modo illecito i prezzi di luce e gas!

L'Antitrust sanziona per oltre 15 milioni di euro 6 operatori dell'energia per l'utilizzo di pratiche commerciali aggressive e per non aver rispettato l'articolo 3 del decreto Aiuti bis!

multa società energetiche

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha sanzionato per un totale di oltre 15 milioni di euro ben sei società energetiche: Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia.

La motivazione? Aver utilizzato pratiche commerciali aggressive che hanno condizionato i consumatori, facendo accettare aumenti di prezzo delle bollette di gas e luce, diversamente da quanto è previsto dall’articolo 3 del decreto Aiuti bis. 

A quanto ammonta la multa di ognuna delle società energetiche coinvolte?

Per venire incontro alle famiglie italiane in seguito agli aumenti dei prezzi dell’energia registrati nel 2022, il Governo aveva stabilito che fino ad aprile 2023 non potessero essere alzati i prezzi. Veniva così sospesa la clausola che permetteva alle società energetiche di modificare unilateralmente gli aspetti relativi alla definizione del prezzo.

Vediamo dunque nel dettaglio in che modo i sei operatori non hanno rispettato il decreto Aiuti bis e le relative sanzioni a cui dovranno andare incontro, come riportato all’interno del provvedimento ufficiale.

Enel ed Eni Plenitude

Enel ed Eni Plenitude sono le aziende maggiormente multate: dovranno pagare rispettivamente un sanzione del valore di 10 milioni di euro e 5 milioni di euro per aver modificato unilaterlamente i prezzi a 4 milioni di clienti.

Secondo quanto afferma l’Antitrust, le due fornitrici di energia hanno imposto l’aumento di prezzo facendo leva sulle “clausole contrattuali che consentono alle stesse società di decidere a propria discrezione se e quando modificare le tariffe, una volta scaduti i prezzi dell’offerta economica scelta”.

Così, i clienti – anche diversi anni dopo la scadenza dell’offerta economica – si sono visti recapitare lettere con cui Enel ed Eni aumentavano i prezzi in assenza di una scadenza nota al consumatore finale.

Acea Energia e Dolomiti Energia

Quanto ad Acea Energia e Dolomiti Energia, queste hanno effettivamente inviato l’avviso di modifica unilaterale del contratto in una data antecedente all’entrata in vigore del divieto. Tuttavia, tale modifica è stata perfezionata in soli dieci giorni, anziché nei 90 giorni canonici.

Per questo motivo la multa ha un importo decisamente più modesto: 560mila euro per Acea Energia e 50mila euro per Dolomiti.

Iberdrola Clienti Italia ed Edison Energia

Iberdrola Clienti Italia, è invece finita sotto il mirino dell’AGCM poiché da maggio a ottobre 2022 “ha inviato comunicazioni con cui minacciava la risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta in caso di mancata accettazione di un nuovo contratto di fornitura con condizioni economiche peggiorative”. La sanzione inflitta è pari a 25mila euro.

Infine, Edison Energia ha ricevuto una semplice multa simbolica di 5mila euro. Infatti, nonostante abbia aumentato i prezzi prima della scadenza delle tariffe prevista dal contratto, ha poi ristorato i clienti. Inoltre, il numero di persone coinvolto è stato definito “marginale” dallo stesso Antitrust.



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