La Bce ha deciso di alzare ancora una volta i tassi d’interesse, stavolta di mezzo punto percentuale. Il tasso sui rifinanziamenti principali passa così al 3,50%, quello sui depositi al 3%, e quello sui prestiti marginali al 3,75%.
Ma la decisione non è affatto una novità, già un mese fa infatti Christine Lagarde, presidente della Bce, aveva annunciato che ci sarebbe stato un nuovo aumento dei tassi di interesse. Oggi, le intenzioni sono state confermate!
Bce: continua la lotta contro l’inflazione
Questo aumento, per quanto prevedibile, porta con sé conseguenze non indifferenti per le tasche italiane. Lo stesso Luis de Guindos, vice presidente della Bce, ha avvertito i ministri delle Finanze dell’Ue che alcune banche dell’Eurozona potrebbero essere vulnerabili al rialzo dei tassi di interesse.
Nella nota sul rialzo dei tassi si specifica:
La motivazione di questo nuovo rialzo? Sempre la stessa: la lotta contro l’inflazione, che non può rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato.
A tal proposito, la Banca stessa ha ribadito che le decisioni del Consiglio direttivo sono frutto di valutazioni sulle prospettive di inflazione alla luce dei nuovi dati economici e finanziari, dalla dinamica dell’inflazione di fondo e dall’intensità di trasmissione della politica monetaria.
Dati sull’inflazione
Secondo le nuove stime della Bce, quest’anno l’inflazione si collocherebbe in media al 5,3%.
Le pressioni di fondo sui prezzi restano intense: l’inflazione al netto dei beni energetici e alimentari ha continuato ad aumentare a febbraio e gli esperti della Bce si attendono una media del 4,6% nel 2023, livello più elevato di quello anticipato nelle proiezioni di dicembre. In seguito, dovrebbe ridursi al 2,5% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.
Per il momento non si hanno informazioni sulle prossime mosse della Bce.