La Fed (Federal Reserve Bank), ovvero la banca centrale responsabile della stabilità monetaria e finanziaria negli Stati Uniti, ha aumetato i tassi di interesse sul dollaro di 25 punti base. In tal modo i fed funds salgono tra il 4,50% e il 4,75%.
Si tratta dell’ottavo rialzo consecutivo, che tocca il picco più alto dal 2007. A dicembre, la Fed aveva alzato i tassi di 50 punti base; nelle quattro riunioni precedenti, tra giugno e novembre, li aveva sempre alzati di 75 punti base.
La Fed assicura che ci saranno altri aumenti dei tassi
Ma le brutte notizie non terminano qui. La Fed (Federal Reserve Bank) ha infatti annunciato che saranno “appropriati” ulteriori aumenti ai tassi di interesse. Il motivo è sempre lo stesso: raggiungere un livello “sufficientemente restrittivo” per far tornare l’inflazione al 2%.
Abbiamo ancora del lavoro da fare. E non riteniamo di essere ancora a livelli dei tassi sufficientemente restrittivi.
presidente Jay Powell
La Fed ha dunque ribadito che saranno ancora necessari altri aumenti dei tassi d’interesse, ma probabilmente a un ritmo inferiore rispetto a quello tenuto negli ultimi 7-8 mesi, dato che nel comunicato pubblicato non si parla più di “passo” dei rialzi, ma di “entità” di questi in relazione alla situazione economica.
Nel determinare l’entità dei futuri rialzi terremo conto degli sviluppi economici e finanziari. Siamo fortemente impegnati a far tornare l’inflazione al target del 2%.
Fed
L’aumento di ieri è in linea con le attese degli analisti, ma ancora non ha toccato il picco massimo. Powell non ha escluso che possa anche superare il 5%, ma ha detto chiaramente che le future decisioni saranno basate sugli sviluppi di inflazione, economia e mercato del lavoro.
La prossima riunione del direttorio sulla politica monetaria si svolgerà il 21 e 22 marzo; occasione in cui verranno anche aggiornate le previsioni economiche.