Bonus TV: altro che switch-off! Il 1° settembre non succederà nulla alla tua TV

A 35 giorni dal fatidico giorno dello switch-off, il MISE si è accorto che non riuscirà a rispettare i tempi previsti: il passaggio al MPEG4 slitta al 2022 e quello al DVB-T2 al 2023. Per il cambio TV c’è ancora tempo.

Alla fine era tutta messinscena, una corsa all’ultimo per rispettare i tempi definiti in una road-map ancora due anni fa, e che si è conclusa in una resa collettiva: il tanto temuto switch-off non si farà il 1° settembre.

E il bonus TV? Quello rimane, senza più l’urgenza di cambiare televisore.

Il passaggio a MPEG4

Il passaggio alla codifica MPEG4 – un passaggio soft a cui la quasi totalità di TV sono attualmente preparate (basta che vedano i canali HD) – slitterà non prima del 15 ottobre 2021, ma sarà il 2022 il vero anno in cui la vera migrazione avverrà per tutti.

Come abbiamo detto è un passaggio “soft”, a cui praticamente tutte le TV nelle case degli italiani sono già pronte.

L’MPEG4 è infatti la normale codifica che siamo abituati ad avere nei video su internet ormai dai primordi della banda larga, mentre MPEG2 risale ai tempi del Dvd. Da oltre un decennio le tv italiane hanno l’MPEG4, anche se secondo stime del Mise ce ne sono poche milioni ancora ferme all’MPEG2.

Insomma, se hai acquistato una TV negli ultimi dieci anni non dovrai far nulla, almeno per ora.

Il 15 ottobre avverrà il passaggio di alcune reti minori, come i canali specialistici della RAI, assieme a 6 canali del gruppo Mediaset (ma non i tre principali, ossia Rete 4, Canale 5, Italia 1). Con calma, nel 2022, si parlerà del passaggio a MPEG4 delle altre reti, compresa Rai, Mediaset e La7.

Il passaggio a DVB-T2

Il passaggio più temuto, per cui il Governo ha lanciato una ampia campagna promozionale per il Bonus TV fino a 100 euro – e quello da 50 euro che dipende dall’ISEE, cumulabili – è quello al DVB-T2.

Secondo la road-map iniziale, il passaggio al DVB-T2 che avrebbe comportato un miglioramento del segnale, miglior qualità di immagine e suono, escludendo però le TV vecchie di 4-5 anni, sarebbe dovuto avvenire il 30 giugno 2022. Scadenza che però ora è saltata: il MISE ha parlato di un generico “dal 1° gennaio 2023” che in altri termini significa che non avverrà il 1° gennaio, ma in qualunque momento di quell’anno. La data è ancora da destinarsi, ma l’impressione è che sia un rinvio di palla a una data a caso lontana nel tempo.

E il Bonus TV?

Quello rimane, ma diventa praticamente inutile. Se non si ha esigenza di cambiare TV ora, non ha quindi senso affrettarsi, a meno di offerte speciali. Il passaggio chiave è stato spostato nel 2023, e c’è quindi tempo di aspettare l’arrivo di televisioni migliori, magari con tecnologia 8K.

Per richiedere il bonus comunque serve:

  • essere residenti in Italia;
  • rottamare una TV acquistata prima del 22 dicembre 2018;
  • essere in regola con il pagamento del canone di abbonamento al servizio di radiodiffusione.

Come avevamo scritto in precedenti articoli, per scoprire se la propria TV è idonea alla rottamazione basta visitare il seguente sito e scorrere la lista delle TV che potranno essere rottamate per richiedere il bonus.

Per rottamare la TV si potrà consegnarla al rivenditore dove si intende acquistare il modello nuovo, o portarla in un’isola ecologica attrezzata. In entrambi i casi si riceverà un documento o un credito che potrà essere utilizzato per lo sconto sul nuovo apparecchio.

Lo sconto del Bonus TV è del 20% sull’acquisto della nuova TV: di conseguenza il bonus sarà di 100 euro qualora la nuova TV costasse almeno 500 euro.

Per il bonus da 50 euro invece, cumulabile al primo, occorre rispettare il requisito ISEE sotto i 20.000 euro. Basterà poi recarsi in negozio con il seguente modulo autocertificazione compilato.

Condividi questo articolo:
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
I più votati
I più recenti I più vecchi
Inline Feedbacks
Mostra tutti i commenti

Nuovo set LEGO Art “Gioconda”: disponibile sullo Store online e su Amazon!

lego gioconda

Se sei un amante dell’arte sicuramente riconoscerai il fascino senza tempo della Gioconda, opera maestra di Leonardo da Vinci. E allora perché non riprodurla tu stesso, assemblando ben 1.503 mattoncini?

A partire dal 1° ottobre è finalmente disponibile l’atteso set LEGO della linea Art ispirato al celebre dipinto della Monna Lisa: una decorazione da parete perfetta da regalare a tutti gli appassionati del periodo artistico rinascimentale.

Caratteristiche del set LEGO Gioconda

Il set LEGO Art riproduce il celebre dipinto della Monna Lisa in una tonalità più blu rispetto all’opera che tutti conosciamo, per riflettere i colori utilizzati da Leonardo oltre 500 anni fa, prima che l’aspetto della tempera cambiasse con l’invecchiamento.

Inoltre, i pezzi stampati con i famosi occhi della Gioconda possono essere sostituiti con pezzi vuoti per un aspetto più astratto.

Posizionato nella sua elegante cornice dorata, questa riproduzione in mattoncini LEGO del celebre dipinto è stato pensato per l’esposizione a parete. La cornice può comunque essere rimossa per essere utilizzata per esporre altri pezzi LEGO Art di una collezione esistente.

In questo set, nulla è stato lasciato al caso, neanche il numero di mattoncini da cui è composto il set: 1.503, come l’anno in cui Leonardo da Vinci iniziò a dipingere la Monna Lisa. Una volta assemblato, il quadro misura 43 centimetri di altezza, 30 di larghezza e 4 di profondità.

Disponibilità e prezzo

Il set LEGO Art “Gioconda” è già possibile sul LEGO Store al prezzo di listino di 99,99€.

Ma se vuoi approfittare di un piccolo risparmio, puoi acquistare il set su Amazon scontato del 3% a 96,99€.

Pronto a decorare gli ambienti della casa con un tocco di classe?

Condividi questo articolo:
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
I più votati
I più recenti I più vecchi
Inline Feedbacks
Mostra tutti i commenti

Obblighi e sanzioni contro il telemarketing selvaggio: emesso il nuovo Codice di condotta!

codice telemarketing

Il Garante della privacy ha emesso il “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling”, che punta a dare una stretta ai call center che bombardano gli utenti di telefonate indesiderate.

Il codice prevede pesanti sanzioni per chi viola la privacy dei cittadini, ma anche nuovi obblighi per società committenti e call center.

Il telemarketing selvaggio continua ad essere una piaga in Italia. Con questo Codice di condotta sarà possibile almeno in parte arginare il fenomeno.

Gianluca Di Ascenzo, responsabile privacy del Codacons

Il nuovo “Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling

Dopo numerosi reclami e lamentele riguardo all’inefficienza del Registro delle opposizioni, il Garante della privacy ha deciso arginare definitivamente le chiamate indiscriminate da parte dei call center. In che modo? Definendo in modo dettagliato gli obblighi che società committenti e call center devono rispettare e aumentando penali e sanzioni in caso si infrangano tali misure.

Innanzitutto, al committente sarà richiesto di effettuare una procedura di “prequalifica”, che punta a verificare l’adeguatezza delle garanzie offerte dal fornitore e la conformità agli standard indicati dal Codice.

Secondo lo stesso Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso:

[Una delle maggiori] criticità riscontrate riguarda la pratica di mascherare l’identità della linea chiamante mostrando numerazioni fittizie o non attive. Il contrasto a questa tecnica, tramite l’introduzione di protocolli sicuri che garantiscono l’autenticità della linea chiamante, potrebbe ridurre significativamente il fenomeno illegale.

A tal proposito, secondo le nuove norme, le chiamate dovranno essere effettuate da numeri identificabili e solo nell’arco orario compreso tra le 9:00 e le 20:00, esclusi i giorni festivi. 

Inoltre, i venditori sono tenuti a fornire agli interessati, nel corso della telefonata e senza eccezioni, informazioni sul trattamento dei dati personali e sulle modalità di esercizio dei diritti.

Sanzioni e penali

Il contratto con l’affidatario del servizio deve espressamente prevedere “un meccanismo sanzionatorio, sotto forma di penale e mancata corresponsione o annullamento della provvigione, per ogni contratto predisposto in assenza di un contatto legittimo. Resta ferma la possibilità del committente di risolvere il contratto, nonché di prevedere altre tipologie di penali”.

Inoltre, le aziende che non consultano i dati del Registro pubblico delle opposizioni prima dell’avvio di ogni campagna, vanno individuate e sanzionate con multe che possono arrivare fino al 4% del fatturato globale annuo dell’esercizio dell’anno precedente.

Condividi questo articolo:
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
I più votati
I più recenti I più vecchi
Inline Feedbacks
Mostra tutti i commenti

Stop alla condivisione della password su Disney+ in Italia: il “membro extra” costa fino a 5,99€ in più!

disney+ membro extra

Se ne parla da tempo ormai e in questi giorni è arrivato l’annuncio ufficiale: Disney+ ha lanciato l’opzione per il “membro extra”, una misura concreta per mettere un freno alla condivisione della password.

Come funziona il “membro extra” di Disney+

Netflix mette a disposizione l’acquisto di un membro extra: gli utenti abbonati ai piani Standard e Premium potranno aggiungere al loro abbonamento un ulteriore account, con un proprio profilo, uno username e una password.

Per “nucleo familiare”, specifica Disney+, si intende l’insieme dei dispositivi associati all’abitazione personale principale dell’utente abbonato a Disney+ e utilizzati dalle persone che vi risiedono.

Il “membro extra” è dunque un’opzione pensata principalmente per persone che sono legate alla famiglia, ma non vivono all’interno del nucleo familiare: ad esempio un figlio all’università, un genitore o un fratello lontano. Ovviamente, l’utente deve essere maggiorenne.

Gli abbonati possono comunque utilizzare Disney+ al di fuori del nucleo familiare, per esempio durante viaggi o spostamenti. Se il servizio rileva che il dispositivo non appartiene alla casa registrata, l’utente può segnalare di essere “Fuori casa” oppure aggiornare la posizione tramite un codice univoco inviato via e-mail.

Quanto costa il “membro extra”?

In Italia, oltre al costo dell’abbonamento, il prezzo mensile per aggiungere l’utente extra è pari a:

  • 4,99 euro al mese per il piano Disney+ Standard con Pubblicità;
  • 5,99 euro al mese per i piani Disney+ Standard e Disney+ Premium.

In tal modo, anche il membro che non condivide la medesima abitazione del “nucleo familiare” potrà accedere ai contenuti e a molte delle funzionalità cui ha accesso la persona titolare dell’abbonamento. Potrà però utilizzare un solo profilo e guardare o scaricare contenuti su un solo dispositivo alla volta.

Infine, ti ricordiamo che l’opzione non è disponibile per chi usufruisce di un pacchetto Disney Bundle o se il piano viene fatturato tramite partner esterni.

Cos’è il trasferimento del profilo?

Quella del “membro extra” non è l’unica possibilità che l’utente ha a disposizione: chi oggi sta condividendo un account con persone che non abitano nello stesso appartamento può anche decidere di acquistare un nuovo piano di abbonamento, senza perdere i suoi dati, effettuando il trasferimento del profilo.

In sostanza, permette di creare un nuovo account senza perdere la propria “cronologia di visione” a coloro che, a causa di mutamenti all’interno della famiglia o di relazioni che finiscono, non convivono più sotto lo stesso tetto del titolare.

Condividi questo articolo:
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
I più votati
I più recenti I più vecchi
Inline Feedbacks
Mostra tutti i commenti

PS5 Pro 30° Anniversario Limited: Bundle da 1.100€ soldout in 5 minuti!

Bundle PlayStation 5 Pro soldout

Al via oggi la possibilità di preordinare i Bundle e gli accessori Limited Edition dedicati al 30° Anniversario di PlayStation.

Sono bastati soli 5 minuti per mandare il Bundle PlayStation 5 Pro (disponibile al prezzo di 1.099,99 euro) completamente soldout!

Bundle PlayStation 5 Pro 30° Anniversario Limited soldout

La console PS5 Pro Limited Edition, caratterizzata da una perfetta commistione tra la prima e l’ultima generazione, è andata letteralmente a ruba. 

Nel dettaglio, il Bundle includeva:

  • una PS5 Pro con SSD da 2TB;
  • due controller wireless DualSense;
  • una stazione di ricarica;
  • una cover;
  • fascette per cavi con le forme dei simboli PlayStation;
  • un poster celebrativo.

Rimangono ancora disponibili sul sito (ancora per poco) il Bundle con PS5, oltre ai controller DualSense Edge e DualSense, entrambi caratterizzati da un design celebrativo, e all’edizione speciale della console portatile PlayStation Portal.

Al momento, a causa della notevole affluenza generata sul sito ufficiale di PlayStation ci sono tempi d’attesa di almeno 5 minuti per poter accedere ai preordini.

Condividi questo articolo:
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
I più votati
I più recenti I più vecchi
Inline Feedbacks
Mostra tutti i commenti