I tassi dei mutui hanno registrato un nuovo aumento. Questo è ciò che si evince dai dati raccolti dall’Abi, l’associazione delle banche italiane, ad ottobre: gli interessi medi sarebbero saliti dal 4,2% di settembre al 4,37%.
Per quanto riguarda invece le nuove operazioni di finanziamento alle imprese, il tasso medio è salito al 5,45%, mentre il tasso medio sul totale dei prestiti è arrivato al 4,7%. A settembre, questi tassi erano rispettivamente del 5,35% e del 4,61%.
Tuttavia, l’ultimo rialzo dei tassi deciso dalla Banca centrale europea risale allo scorso settembre: ciò porterebbe a ipotizzare che nei prossimi mesi anche i tassi sui prestiti possano subire una battuta d’arresto.
In calo la domanda di prestiti
La situazione sta diventando difficile soprattutto per le piccole e medie imprese, che trovano sempre più costoso e complicato accedere al credito.
L’Abi stessa mette in luce come le imprese, per far fronte al momento incerto che stiamo passando, stiano accumulando risorse nei depositi bancari che hanno superato i 500 miliardi di euro (contro i 461 miliardi di gennaio 2023), il valore massimo del 2023. La crescita economica, infatti, rallenta e “deprime la domanda di prestiti”: ad ottobre 2023, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,6%.
Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio della Provincia di Pisa, ha espresso forte preoccupazione, sostenendo che i tassi di interesse ormai alle stelle rischiano di soffocare le prospettive di crescita e gli investimenti.