Dallo scorso 30 giugno i prezzi dei carburanti in Italia stanno avendo alcuni ribassi, per la prima volta dopo circa 40 giorni. Anche oggi si è registrata una discesa ai nostri distributori, con IP che come ENI ha abbassato di 2 centesimi al litro il prezzo della benzina.
Secondo gli ultimi dati rilevati da Quotidiano Energia, che raccoglie i dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise, alle 8:00 del 3 luglio 2022 il prezzo nazionale della benzina in modalità self era di 2,061 euro al litro, mentre il 30 giugno 2022 era 2,070. In tutta Italia i vari marchi offrono un range di prezzi di prezzi che va da 2,047 a 2,069 euro al litro. I no logo invece sono a 2,049 euro al litro.
Al gasolio è andata anche meglio: IP ha tagliato il prezzo di 3,5 centesimi al litro.
Il diesel self si era attestato a 2,024 euro al litro, in leggero calo rispetto ai 2,036 euro al litro del 30 giugno 2022. Le varie compagnie si trovano fra 2,017 e 2,029 euro al litro, con i no logo fermi a 2,019 euro.
Sul servito il prezzo tradizionalmente più alto: 2,198 euro al litro per la benzina (in calo rispetto ai 2,207 euro al litro del 30 giugno) e 2,163 euro al litro per il gasolio.
E il GPL? Sta tra 0,829 e 0,851 euro al litro, mentre il metano si compra fra 1,866 e 2,022 euro.
Ribassi nei carburanti, ma prezzi ancora troppo alti
Nonostante i ribassi, sono comunque ancora molto alti i prezzi. Soprattutto alle porte di due mesi come luglio e agosto, dove si concentrano le partenze per le vacanze estive.
Almeno il mese di luglio è coperto dallo sconto sulle accise (circa 30 centesimi al litro), mentre dal 2 agosto c’è il rischio che il prezzo salga vertiginosamente. Quel giorno scadrà, infatti, la proroga del Governo e, se non verrà rinnovata, ai prezzi sarà applicato un aumento appunto di 30 centesimi al litro.
Il tutto andrà a gravare ancora una volta nelle tasche, già appesantite, degli italiani.